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Da alcune settimane, dopo un lungo periodo di chiusura per motivi familiari ha riaperto una storica trattoria della città dei Fiori, “La Cuvea”. Una notizia bella ed inaspettata per molti orfani di quella cucina schietta e genuina, che veniva servita a prezzi davvero modici su tavoli di legno con un servizio semplice, veloce e simpatico. Andrea, il simpatico oste, propone oggi un menù più corto rispetto a quello precedente e manca lo strudel, ma la carta è in grado di accontentare tutti. Lo staff di cucina sta terminando il rodaggio e cercando il giusto affiatamento e per questo Andrea mi aveva pregato di attendere un pochino prima di pubblicizzare la notizia.
Nei giorni scorsi, Bruno Gambarotta, presente in città per presentare il suo ultimo libro, ha fatto visita al locale di cui serbava un ottimo ricordo. In particolare lo scrittore piemontese ricordava un coniglio ripieno davvero insuperabile. In carta non c’era il coniglio ripieno, ma solo quello alla ligure, o meglio alla sanremasca, ma Bruno ne ha certificato ugualmente la sua bontà: da solo valeva un viaggio ed una foto con lo staff.
Ed allora mi è sembrato giusto dar fiato alle trombe ed annunciare Urbi et Orbi: la Cuvea ha riacceso i fornelli!!!
Potete scegliere fra i piatti del giorno o affidarvi ai tradizionali menù, dal mini a 12 euro a quello degustazione più ricco, che costa 27 euro. I prezzi sono rimasti in linea con il passato, la cucina è sempre del territorio ed il rapporto qualità prezzo davvero corretto.
Attenzione il numero di telefono è cambiato il nuovo numero è 333.3625059
E rispetto al passato il menù è anche scritto in russo.
Ma se ritornerete in questo locale non correrete mai il rischio di essere trattati "da turista". E non è cosa da poco, fidatevi.
Claudio Porchia