"Buonasera, vorrei commentare la lettera di oggi pomeriggio (31 gennaio) su sicurezza e criminalità.
Che dire? Non posso che essere d'accordo con il lettore che ci ha descritto la sua esperienza in treno da Genova'.
Ciò che interessa veramente alla gente 'comune' è proprio una seria lotta alla criminalità, in ogni sua forma, per poter tornare a vivere in una società il più possibile sicura. La giustizia e la certezza della pena sono quasi una chimera. Inutile ripetere quanto detto chiaramente dal lettore di cui sopra, cito solo, come esempio, un fatto secondo me gravissimo: da anni si parla dell'introduzione del reato di omicidio stradale, ma nulla ancora è stato fatto. Ai nostri politici sembra interessare pochissimo: ultraveloci con i provvedimenti tributari, spesso contorti al limite della farsa (vedi ultima vicenda dei terreni in zone montane), lentissimi o fermi nei confronti di una riforma sempre più necessaria. E' incredibile che io possa sfrecciare a tutta velocità, ubriaco quand'anche non drogato, investire ed uccidere tranquilli pedoni, magari sulle strisce pedonali o ad un semaforo rosso e cavarmela con il ritiro della patente e rimanere libero, anziché essere subito incarcerato in attesa di un processo che, comunque, non farà giustizia. Non è un augurio, ovvio, ma scommettiamo che se la prossima vittima fosse il figlio di qualche parlamentare, in un battibaleno avremmo una bella legge nuova di zecca?
G.R. - Taggia".