Giuliana D'Antona ci ha scritto per rispondere al Presidente del seggio delle Primarie PD a Santo Stefano al Mare, Valerio Ferrari (cliccando QUI):
"Come scrutatrice del seggio mi siano consentite alcune considerazioni in merito: stento a credere ai miei occhi che leggono in bella mostra il mio nome e cognome e paese dove abito. Non penso che il Signor Ferrari ignori la totale violazione della privacy, mi deve spiegare come può aver compiuto un'azione che nemmeno il più distratto degli stolti avrebbe messo in atto. Questo è un reato molto grave, quello che pubblica è la segnalazione che ho inviato al Collegio dei Garanti PD di Genova, che doveva giudicare quanto da me esposto in relazione alle Primarie ed essendo un documento privato deve essere trattato come ogni comunicazione che contiene dati sensibili. Data la violazione della privacy, consulterò il mio legale per verificare se esistano gli estremi per una querela. Ora, la superficialità e l'assoluta mancanza di responsabilità, quasi attribuibile ad un adolescente sprovveduto, mi espone a possibili ritorsioni da parte delle persone coinvolte. Come scrutatrice seria e responsabile, ho fatto solo il mio dovere; vedendo nel seggio di Santo Stefano al Mare un assessore del comune di Pompeiana che, poco cortese ed in più occasioni, chiedeva di poter visionare il registro dei votanti al fine di individuare le persone che egli aveva mandato in quel seggio per votare. Questo è il nocciolo della questione e infatti l’episodio che si è verificato è una cosa gravissima. Per quale motivo, questo signore voleva il nome di tutti i votanti di Pompeiana? Il presidente, da subito informato dell’accaduto, al momento di redigere il verbale avrebbe dovuto segnalare questa grave anomalia, anche se preciso che, i nomi dei votanti, all’assessore non sono stati forniti da nessuno. Veniamo alle precisazioni e contestazioni del Signor Valerio: forse non sono indirizzate al soggetto giusto. Io ho esposto le mie motivazioni al 'Collegio dei Garanti' di Genova e, se il contenuto fosse stato un delirio, sicuramente gli esperti lo avrebbero ignorato. Nulla posso per far capire, al signor Valerio ciò che i Garanti hanno altresì compreso. Forse anziché pubblicare quanto da me scritto, con nome cognome e residenza, perché non si rivolge alla Procura della Repubblica, per esporre le sue perplessità. Resto a disposizione, nelle sedi appropriate e meno banali di un tormentone fine a sè stesso. Se la decisione dei Garanti è meritevole di contestazioni a nulla è valso pubblicare quanto da me esposto. Io non cambio parere su quanto detto. E non è da prendere in considerazione come attenuante il clima all'interno del seggio, sereno e civile... siamo persone educate! Non poteva però sfuggire la permanenza della persona in questione, anche durante lo spoglio delle schede. Con questo mio atto pubblico in risposta alle esternazioni altrui, vorrei non essere più importunata su argomenti che ormai appartengono alle autorità Garanti a cui resto comunque a diposizione".