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Politica | 19 gennaio 2015, 21:15

Consiglio comunale ad Imperia: non passa la mozione di 'Imperia bene comune' sulla Agnesi

Nel corso della discussione sono emersi elementi nuovi, su tutti l'annuncio del ricorso ai contratti di solidarietà che porteranno lo stabilimento alla chiusura nei prossimi giorni per circa una settimana.

Consiglio comunale ad Imperia: non passa la mozione di 'Imperia bene comune' sulla Agnesi

Non passa la mozione presentata da Imperia bene comune in Consiglio Comunale sulla vicenda Agnesi. La maggioranza compatta respinge il provvedimento dell'opposizione che chiedeva il ritiro della variante della Porta del Mare, l'accordo firmato dall'allora amministrazione Sappa e l'imprenditore Angelo Colussi. "Un accordo non scritto - ha detto Servalli".

Nel corso della discussione sono emersi elementi nuovi, su tutti l'annuncio del ricorso ai contratti di solidarietà che porteranno lo stabilimento alla chiusura nei prossimi giorni per circa una settimana. E' emersa anche la situazione di crisi finanziaria del gruppo Colussi, come sottolineato dal Capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati. "Il problema è enorme - ha detto - troppo grande e il comune ha pochi strumenti per incidere. Chi conosce la vicenda sa che dentro il gruppo Colussi ci sono confronti di due linee di pensiero, chi vuole trasformare il gruppo in commerciale e chi invece vuole una impostazione industriale. Tra queste due ci sono le banche, quelle che controllano il gruppo che ha un indebitamento spaventoso. In un un primo tempo momento sembrava aver prevalso la linea commerciale. Successivamente si è raggiunto un punto di incontro tra le due linee, per filosofie interne del gruppo, non per interventi del comune, della regione e dei sindacati. Se Colussi dice di non escludere di continuare la produzione vuol dire che la produzione cesserà, ma non lo esclude perché da qui al 2016 può succedere di tutto. Il progetto è fumoso, come dice Servalli. Sembrerebbe un progetto di respiro regionale che va benissimo in ottica campagna elettorale, ma a noi interessa chiedere a Colussi se la fabbrica resterà a Imperia. Il marketing ci interessa relativamente poco. L'accordo della porta del mare dice che in cambio del progetto, Colussi si impegnava a garantire i posti di lavoro, cosa che non è avvenuta. Colussi ha preso preso in giro tutti, comprese le istituzioni e allora vuol dire che non è affidabile. Io valuto positivamente questa mozione che chiede la sospensione della variante in attesa di un nuovo segnale. Dare la variante prima di mettere le carte in tavola mi sembra suicida".

Per la maggioranza Hanno preso la parola il Capogruppo di Imperia Cambia Alessandro Savioli: "Siamo contrari alla mozione di Imperia bene comune. Approvarla sarebbe controproducente. La questione è il costo della produzione a Imperia" e il Capogruppo Pd Gianfranca Mezzera: "Il passaggio di date con lo slittamento della chiusura dello stabilimento nel 2016, è probabile sia una decisione del management, forse neanche dello stesso Colussi. Ogni azienda che chiude è una perdita per la città. Se chiude Agnesi è un danno irrevocabile. Il discorso oggi fatto è stato quello di coinvolgere le istituzioni con incontri al Mise e presso la regione Liguria. Non si può dire che le istituzioni hanno abbandonato i lavoratori ma hanno comunque le mani legate. Ma dire che le istituzioni non servono a niente non è giusto. Non possiamo condividere il fine della mozione, una cosa che non possiamo accettare".

Prima del voto ha preso la parola il Capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci: "Il Sindaco non dovrebbe rivolgere ringraziamenti a Colussi perché ha preso in giro tutti. Abbiamo visto in questi mesi l'avvicendarsi di personaggi che arrivavano anche da Genova, compreso il suo presidente Burlando in campagna elettorale. Dopo averci raccontato panzane, diteci cosa avete ottenuto? La mozione di Servalli è il minimo sindacale che possiamo dare alla Agnesi e alla città di Imperia perché è l'unico l'unico impegno concreto che potete prendere, ma voi siete dei conta frottole e non la voterete". Al Consiglio Comunale ha risposto nuovamente Capacci prima dell'annuncio shock di Mauro Servalli sulla chiusura dello stabilimento:

Francesco Li Noce

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