«Sono mesi che la Lega Nord chiede lo stop all’invasione, basta con gli arrivi di migliaia di "fantasmi" di cui non sappiamo niente e che arrivano nel nostro Paese e poi scompaiono – dice Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria e già sottosegretario agli Interni – dopo l'orribile barbarie che si è consumata a Parigi, e con il rischio del terrorismo fondamentalista anche a casa nostra è ora di finirla con i buonismi.
Bisogna chiudere subito le frontiere, interrompere l'operazione Triton – continuazione di Mare Nostrum - e non abbassare la guardia su chi possa costituire una minaccia reale per la sicurezza pubblica. La Liguria in questo quadro è particolarmente a rischio per essere una regione di porti e frontiera. Bisogna stringere le maglie della sicurezza e non allargarle come hanno fatto Renzi-Alfano con la chiusura dell'operazione "strade sicure" a Genova che prevedeva la presenza dell'esercito in operazioni congiunte. Un fatto gravissimo che la dice lunga su quanto il Pd e le sue stampelle politiche hanno a cuore la sicurezza dei genovesi e dei liguri. Oltre a fornire gli strumenti più adeguati alle forze dell'ordine incrementando gli organici di presidio al territorio e non chiudere il settore di polizia di frontiera con la Francia, occorre prevenire anche la possibilità di infiltrazioni dell'islamismo estremista nei luoghi di incontro, in particolare nelle moschee fai da te.
Mentre la lite nel pollaio delle primarie PD prosegue, Lega Nord Liguria pensa ai problemi reali e la Regione Liguria a guida leghista dovrà seguire l’esempio della Regione Lombardia che ha già in via di approvazione una legge che mette paletti precisi alla costruzione di luoghi di culto coinvolgendo anche prefetture e questure, non lasciando a Giunte come quella Doria la possibilità di far costruire moschee con i contributi della Banca per la diffusione della cultura islamica dell'Arabia Saudita, paese dove alle donne è proibito avere la patente».