/ Politica

Politica | 08 gennaio 2015, 10:02

Imperia: Giuseppe Picchianti (SEL) sull'attentato a Parigi "Un atto odioso che non va preso sottogamba"

"Non possiamo esserne indifferenti. - spiega Picchianti - Nessuno, riteniamo, può sentirsi autorizzato a pensare che quanto sia avvenuto in Francia, proprio perché avvenuto in un Paese straniero, sia da prendere sottogamba".

Giuseppe Picchianti

Giuseppe Picchianti

Il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Imperia esprime la vicinanza e la solidarietà a tutta la Francia e a tutto il Popolo Francese, colpiti nel cuore e nell’anima, con l’attentato terroristico contro la redazione del giornale Charlie Hebdo. “Quanto è avvenuto nelle scorse ore nella capitale francese – scrive Giuseppe Picchianti - deve colpire tutti noi, profondamente, prima di tutto come cittadini europei. Non possiamo esserne indifferenti. Nessuno, riteniamo, può sentirsi autorizzato a pensare che quanto sia avvenuto in Francia, proprio perché avvenuto in un Paese straniero, sia da prendere sottogamba".

"Questo attentato colpisce non solo un Popolo o una Nazione, ma soprattutto ferisce il luogo in cui nel 1789 è esplosa la più grande Rivoluzione sociale, politica e culturale della storia moderna, la quale ha dato vita a importantissimi e vitali prodotti sul piano giuridico e sociale. - aggiunge Picchianti - Per dirla con le parole del Presidente di Sel, Nichi Vendola, quanto avvenuto contro la redazione di Charlie Hebdo, è “un atto odioso, perché si è voluto colpire la stampa, la sua libertà ed in particolare quella della satira che usa l’ironia come strumento intelligente di critica. Uno strumento rivoluzionario insopportabile per chi è autoritario o oscurantista, sia che si tratti di regime o di fede religiosa”.

"La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino – scrive autorevole dottrina giuridica - , all’art. 11, tra le diverse modalità di manifestazione del pensiero, sancisce che con la libertà di stampa si è in presenza di uno dei diritti più preziosi dell’uomo; tutti i cittadini possono pertanto parlare, scrivere e stampare liberamente, salvo rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi previsti della Legge. La libertà d’informazione è quindi suscettibile, a sua volta, di essere specificata come libertà di stampa. - afferma Picchianti - Oggi, in questo momento di tristezza e di grave compressione di una faccia della libertà di manifestazione del pensiero, vogliamo che riecheggino nelle nostre coscienze le parole pronunciate da Victor Hugo all’Assemblea Nazionale nel luglio 1850: per Hugo “la sovranità popolare è l’anima del Paese. Essa si manifesta in due diverse forme: la prima, attraverso la mano, che scrive ed è la libertà di stampa; la seconda, è il voto, attraverso il suffragio universale”.

"Nel 1881, il 12 luglio, la libertà di stampa verrà definitivamente sancita con legge costituzionale ed oggi, con gli adattamenti, dovuti anche alle nuove tecnologie, la Francia si segnala come nazione in cui è presente un forte pluralismo notiziale. Per la sua storia costituzionale, per i suoi ideali di Libertà, di Fratellanza e di Uguaglianza, oggi sentiamoci tutti Charlie Hebdo, ricordando sempre cosa era pronto ad affermare Stèphane Charbonneau, in merito alla libertà d’espressione: “preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio” - chiosa Picchianti.

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium