Eventi - 08 gennaio 2015, 10:55

Dolceacqua: l'11 gennaio, conferenza sui misteri della Sindone aspettando la nuova ostensione di Torino

Il convegno, che si svolgerà nella Sala Conferenze di Palazzo Luigina, sarà tenuto dal giornalista Massimo Boccaletti

Domenica alle 16, nella Sala Conferenze di Palazzo Luigina Garoscio (Via Doria 3° piano) conferenza del giornalista Massimo Boccaletti sui misteri, soprattutto scientifici, della Sindone in vista dell’Ostensione che si terrà a Torino dal 19 aprile al 24 giugno prossimi, in coincidenza con il bicentenario della nascita di Don Bosco.

L’incontro è coadiuvato da Diego Marangon della Cartoleria Casella di Ventimiglia e dell’Associazione Liber Theatrum insieme ad Alberto Pezzini, avvocato e collaboratore per il quotidiano Libero, in sinergia con la biblioteca civica ed il comune di Dolceacqua. Boccaletti, autore nel 2010 con Bruno Barberis del volume ‘Il caso Sindone non è chiuso’ (Ed. Famiglia Cristiana), prenderà le mosse dal suo libro, di cui è in corso la ristampa, per parlare degli ultimi studi inerenti la Sindone e della imminente Ostensione, alla quale, per la cronaca, è stata preannunciata la visita di Papa Francesco.

La notizia ha fatto letteralmente esplodere le prenotazioni già avviate via Internet per poter visitare il Telo. Secondo le ultime notizie riportate dalla Stampa, le visite avrebbero già raggiunto quota 400 mila, pur mancando ancora tre mesi dal 19 aprile. E’ quindi facilmente presumibile verrà abbattuto il record di due milioni e mezzo di visitatori nell’Ostensione 2010. Anche la marea dei volontari che ‘veglieranno’ sul buon andamento dell’Ostensione si è notevolmente e sorprendentemente ingrossata: il Comitato organizzatore si aspettava l’arrivo di 4 mila volontari, tanti erano  giudicati necessari, ma all’appello hanno risposto 500 persone in più.

L’annuncio ufficiale è avvenuto mercoledì 5 novembre durante l’udienza generale in Vaticano, presenti l’arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia e il sindaco di Torino, Piero Fassino:  Sua Santità, Papa Francesco, verrà Torino a visitare la Sindone, il 21 giugno in occasione dell’Ostensione e del bicentenario della nascita di Don Bosco. Effetto immediato della notizia, al di là dell’emozione suscitata specie a Torino (e a Portacomaro nell’Astigiano, paese degli avi del papa) è stato  lo schizzo verso l’alto delle prenotazioni necessarie per la visita al Telo, che nel giro di poche ore di apertura del sito sindone.org hanno raggiunto quota 7.500.

Un interesse confermato da Nosiglia, arcivescovo di Torino e storico custode del Telo, oggi proprietà del Vaticano, dopo la morte del ‘Re di Maggio’ Umberto II: "Ho parlato con giornalisti americani, giapponesi, filippini, latinoamericani e palestinesi – ha dichiarato l’arcivescovo a La Stampa - c’è grande attesa anche in molte realtà lontane dall’Italia’. E soffermandosi in particolare  sulla visita ‘E’ un pellegrinaggio di Francesco alla Sindone – continua Nosiglia - simile a quello di tante altre migliaia di persone ma anche una visita al cuore del mondo salesiano, un incontro con i giovani e la città tutta".    

Data la ‘vis attractiva’ del Papa, più che mai fondata, quindi, la previsione del fiume di almeno due milioni e mezzo di visitatori che, grazie al razionamento via Internet delle  visite,  sfocerà giorno per giorno nella cattedrale di Torino dal 19  aprile al 24 giugno. La Sindone infatti è una degli oggetti di maggior richiamo al mondo per il suo fascino, la sua molteplice valenza di oggetto di fede e di testimonianza storica, ma anche e soprattutto quale coacervo  di misteri scientifici, in gran parte ancora insoluti.

In occasione della ostensione del 1978, quando la città venne assediata da oltre tre milioni di persone (non c’era allora il computer a regolare il traffico), non potendo l’oggetto misterioso andare al laboratorio fu il laboratorio ad installarsi nella sacrestia del Duomo, per cercare di risolvere quei misteri, che hanno dato origine ad una superscienza, la Sindonologia. Sette tonnellate di strumenti provenienti da oltre oceano, una cinquantina di scienziati riuniti nello STURP (Shroud Turin Research Project) che con vero accanimento scientifico cercarono di dare una risposta ai mille interrogativi che promanano dal Telo.

E decine di altri scienziati non hanno smesso di impegnarsi nel risolvere quei misteri: primo tra tutti, come si sono formate le impronte dell’Uomo della Sindone, visto che sul Telo non esiste la benchè minima traccia di  apporto materiale. Dinanzi alle crescenti obiezioni riportate nel libro-indagine ‘Il caso Sindone non è chiuso’ uscito nel 2010 ed ora in ristampa, hanno anche perso man mano consistenza i risultati degli esami del Carbonio 14 compiuti del 1988  dai laboratori  di Tucson, Oxford e Zurigo, che facevano risalire la nascita del telo tra il 13 e il 14° secolo.

Oltre ad essere l’oggetto più studiato al mondo, è quello che più parla in particolare di Torino, non più e tanto città della Fiat, ma città della Sindone. E dell’ Italia. Un aneddoto: nella delegazione che andò in Corea per aggiudicare a Torino contro Sion si le Olimpiadi invernali del 2006, tra i vari rappresentanti della delegazione inviata per perorare la candidatura di Torino come città olimpica, c’era  tra gli altri anche Bruno Barberis, docente di Fisica matematica all’Università di Torino, ma anche e soprattutto, autorità riconosciuta in campo sindonico, che nel Paese asiatico, di fede tutt’altro che cattolica,  tenne anche una tournèe di conferenze.

L’arrivo del Papa a Torino promette di trasformarsi in un bagno di folla. ‘La pastorale giovanile  universitaria e salesiana infatti lavoreranno insieme per accogliere fin dal venerdi precedente l’arrivo tutti i giovani che vorranno venire a Torino – riferisce ancora la Stampa – Per l’ospitalità saranno coinvolte parrocchie e famiglie’. ".