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Attualità | 27 dicembre 2014, 12:59

Massimiliano Tovo, segretario regionale di Centro Democratico propone un distretto florovivaistico per sostenere la crescita economica del settore

"Sono convinto - ha detto Tovo - che sia arrivato il momento di istituire il primo distretto evoluto per Fiori della Riviera di Ponente, con l’obiettivo primario di rilanciare un settore dinamico fondamentale per la crescita economica della nostra regione."

Massimiliano Tovo, segretario regionale di Centro Democratico propone un distretto florovivaistico per sostenere la  crescita economica del settore

Il settore florovivaistico rappresenta un'importante realtà produttiva della nostra economia agricola, un marchio di qualità conosciuto in tutto il mondo, un biglietto di visita unico e inimitabile.

I prossimi cinque anni saranno fondamentali per rilanciare il settore e renderlo sempre più competitivo; in questa ottica la Regione Liguria dovrà assumere una regia diversificata inaugurando un innovativo piano strategico per individuare interventi e linee d’azione finalizzate al potenziamento economico e produttivo del settore, sostenendo la competitività sui mercati comunitari e internazionali.

Serve una nuova sinergia tra pubblico e privato per individuare azioni mirate alla valorizzazione del patrimonio conoscitivo, sia umano che tecnico.

Occorre inaugurare nuove strategie d’intervento, per questo sono convinto - ha detto Tovo -  che sia arrivato il momento di istituire il primo distretto evoluto per Fiori della Riviera di Ponente, con l’obiettivo primario di rilanciare un settore dinamico fondamentale per la crescita economica della nostra regione. Un distretto florovivaistico evoluto per promuovere e sostenere il settore attraverso nuove capacità imprenditoriali, logistiche e infrastrutturali nell’ottica di una maggiore competitività con la forte concorrenza dei Paesi Bassi, Danimarca e Spagna.

Mentre nel piano strategico regionale dovranno essere inserite e finanziate, in cooperazione con il governo nazionale, (ministeri delle politiche agricole, dello sviluppo economico, dell’economia e della finanza e del turismo) azioni come la valorizzazione e la qualificazione delle produzioni, la formazione professionale, l’aggiornamento normativo, la ricerca e la sperimentazione, la comunicazione, la promozione e la logistica.

Altrettanto responsabile sarà il ruolo che dovrà assumere la Regione nell’ambito comunitario, soprattutto nella definizione delle politiche per sviluppo rurale Europa2020, dove saranno individuati strumenti importanti e decisivi.

Occorre tra le urgenze segnalate dal settore individuare un costo medio dell’energia nei principali paesi UE produttori, al fine di consentire agevolazioni energetiche nei diversi paesi che non creino alterazioni della concorrenza; sviluppare un sistema di incentivi, in termini di agevolazioni fiscali per la creazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree a verde pubbliche e private, equiparando tali interventi alle opere e alle ristrutturazioni edili; estendere i crediti di carbonio alla aziende florovivaistiche; rimuovere gli ostacoli che rendono inaccessibili alcune forme di benefici ambientali alle aziende florovivaistiche (certificati bianchi ecc.); semplificazione burocratica: aumentare la possibilità di effettuare le procedure burocratiche; sostenere la formazione professionale dell’operatore florovivaista, sia a livello della “formazione di base” che di quella “continua”.

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