Duro commento da parte del presidente provinciale della categoria dei Trasporti della Confartigianato di Imperia, e responsabile nazionale del settore container, Antonio Marzo dopo il voto di fiducia chiesto dal Governo che cancellando tutti gli emendamenti presentati dalla stessa associazione di categoria ha voluto segnare un duro colpo al settore dell’autotrasporto.
“E’ una scelta nefasta compiuta nei confronti di centinaia di migliaia di imprese dell’autotrasporto e dei loro dipendenti – ha detto Antonio Marzo in linea con i vertici nazionali della Confartigianato Trasporti - che purtroppo proveranno "sulla loro pelle" la conseguenza del comportamento delle Associazioni che sono state assenti e che, di fatto, hanno negato il proprio apporto a rafforzare l’azione di difesa degli artigiani promossa da Confartigianato Trasporti”.
Per il Presidente degli Autotrasportatori Artigiani “la scelta del Governo è stata “ideologica”, valutando l’artigianato dell’autotrasporto come elemento da estirpare, riducendolo, così, a mera prestazione di mano d’opera”.
Confartigianato Trasporti aveva argomentato come le proposte del Governo introducessero una subdola “riforma dell’autotrasporto"; infatti, con le modifiche, mai condivise dall’Associazione Artigiana, ai concetti di "committente", "vettore e sub vettore " e "sub vezione ", in pratica si è vanificata l'azione diretta, per cui nessuna rivalsa è oggi possibile.
Secondo Confartigianato Trasporti, inoltre, non si è voluto vincolare "l'autonomia negoziale delle parti" ai principi superiori difesi dalla Costituzione come il rispetto della "sicurezza", per cui la sicurezza sociale è diventata opzionale. E ancora, nessun intervento per riequilibrare l'offerta e la domanda di trasporto è stato introdotto, per cui il “dio mercato" ha preso il sopravvento rispetto ad una liberalizzazione regolata perseguita da anni.
“Neppure il principio della "terzietà del giudice" è stato riconosciuto – continua Antonio Marzo - così come quello di "eguaglianza" di fronte alla legge; insomma, a nostro parere la regola imposta dal Governo è, per diversi aspetti, non aderente alla Costituzione Repubblicana Italiana”.
Intanto la Confartigianato Trasporti ha voluto pubblicamente ringraziare i Senatori che hanno condiviso, firmato, presentato e sostenuto le richieste di modifica, sottolineando come l’associazione continuerà la propria azione di riforma del settore attraverso gli strumenti a disposizione.