Imperia Golfo Dianese - 15 novembre 2014, 10:50

Alluvione in Liguria: agricoltura in ginocchio. Mansuino (Confagricoltura): "Il rischio di non rialzarsi più"

Nell’imperiese crolli di muri e serre a Sanremo. Allagamenti e crolli a Camporosso e Bevera di Ventimiglia. Non va meglio nello spezzino. A Genova allagamenti e frane ovunque.

Immagine d'archivio

 

Drammatica notte quella appena trascorsa in Liguria, e le piogge continuano con intensità mai vista. In alcuni punti si sono registrati oltre 130 mm in un’ora. L’agricoltura ligure, senza giri di parole, è in ginocchio. 

“La situazione – sottolinea il presidente di Confagricoltura Liguria Andrea Mansuino – è tragica in tutte le zone a vocazione agricola della nostra Regione”. La direzione regionale di Confagricoltura sta raccogliendo da stamane alle sei le prime segnalazioni. Tutte le aziende dell’albenganese, già duramente colpite dall’alluvione di martedì scorso, sono completamente allagate e tutta la produzione è perduta. Esondato il Rio Carenda, sono sott’acque nuovamente Prato Grande, Prato del Vescovo, San Giorgio e Campochiesa. Nell’imperiese crolli di muri e serre a Sanremo. Allagamenti e crolli a Camporosso e Bevera di Ventimiglia. Non va meglio nello spezzino. A Genova allagamenti e frane ovunque.

 “Abbiamo appena chiesto all’assessore all’agricoltura Barbagallo – precisa il presidente di Confagricoltura Liguria – lo stato di calamità per tutta la Regione. Chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo con la Regione sia per la gestione dell’emergenza, sia per avviare immediatamente il percorso che porti a soluzioni definitive”. Ad Albenga occorre la costituzione di un consorzio di bonifica che si occupi della regimazione dei canali. Occorre immediatamente redigere un nuovo piano urbanistico regionale, atto a dare strumenti utili per la riqualificazione dell’entroterra e dei versanti. 

 

 

Confagricoltura Liguria ha inoltre scritto al Ministro all’Agricoltura Martina richiedendo l’intervento diretto per risolvere la problematica del ristoro della perdita delle produzioni in pieno campo che - pur essendo assicurabili, e quindi non risarcibili con fondi ordinari o straordinari del fondo nazionale di solidarietà - risultano difficilmente copribili con le polizze, nonostante le agevolazioni in materia, per gli altissimi premi richiesti dalle compagnie di assicurazione.

 “Il drammatico rischio – conclude Confagricoltura Liguria – è che questa volta l’agricoltura ligure non riesca più a rialzarsi”. Basta con la politica dell’emergenza, occorre la politica dei fatti.

 

C.S.