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Attualità | 27 ottobre 2014, 07:21

Ventimiglia: ancora un importante ritrovamento del gruppo di ricerche archeologiche 'ArcheoNervia'

Un blocco di pietra inserita nel muro di un terrapieno rinforzato da massi megalitici del castellaro dei Liguri Intemeli di Monte Santa Croce, nel comune di San Biagio, sul quale è presente l'incisione dell'incollatura di un cigno a grandezza naturale.

Ventimiglia: ancora un importante ritrovamento del gruppo di ricerche archeologiche 'ArcheoNervia'

Il gruppo ricerche archeologiche 'ArcheoNervia', composto da: Andrea Eremita, Bruno Calatroni, Stefano Albertieri e Paolo Ciarma, annuncia la sensazionale scoperta di un blocco di pietra inserita nel muro di un terrapieno rinforzato da massi megalitici del castellaro  dei Liguri Intemeli di Monte Santa Croce, nel comune di San Biagio, sul quale è presente l'incisione dell'incollatura di un cigno a grandezza naturale con in basso una enigmatico tratteggio ovale. Scoperta che avvalora quanto viene ricordato negli scritti degli  storici greci e romani che indicavano i Liguri come il popolo dei cigni, animale totemico che veniva rappresentato sugli scudi e le armature.

Il cigno, uccello acquatico, ha sempre avuto un ruolo molto importante nell'immaginario religioso delle popolazioni proto storiche del continente Europeo. Spesso veniva raffigurato nei corredi funebri che celebravano il viaggio nell'aldilà e quando nel pieno rispetto della tradizione il mondo greco-romano sentì la necessità di mettere a punto il mito dei Liguri, il cigno venne eletto a ricoprire il ruolo di capostipite della loro genealogia simboleggiato  dal re Cicno (Cigno), personaggio mitico rappresentato nelle statuine votive in bronzo nella  veste di guerriero con elmo a forma di testa di cigno. Una leggenda che in passato ha suggerito al professor Nino Lamboglia di battezzare la prima nave attrezzata per ricerche archeologiche operante nel Mediterraneo 'Cicnus' e nella provincia di La Spezia la costituzione del consorzio 'Il Cigno', al quale hanno aderito oltre 40 comuni della Liguria, con finalità  di valorizzare il patrimonio archeologico, museale e ambientalistico del territorio e a Genova la nascita di una associazione che da anni si  batte per fare adottare come logo della Regione Liguria, il Cigno.

Sempre sul versante fronte mare del monte, nel corso di recenti prospezioni, sono stati localizzati 3 'menhir', una tomba a tumulo, 1 dolmen, numerose rocce con coppelle e vaschette da legare all'antico culto delle acque. Reperti che lasciano intuire una frequentazione della montagna in periodi alterni dal III° millennio a.C. al III° secolo d.C.

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