Attualità - 27 ottobre 2014, 14:19

Inquinamento atmosferico: Imperia al 76° posto della speciale classifica di 'Legambiente'

A delineare il quadro è la 21a edizione di 'Ecosistema Urbano', il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei 104 capoluoghi, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.

Inquinamento atmosferico a livelli d'emergenza, tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante, trasporto pubblico in crisi: nei centri urbani italiani tira una brutta aria a causa di politiche ambientali disorganiche che mandano le città a tre velocità: lenta, lentissima e statica.

A delineare il quadro è la 21a edizione di 'Ecosistema Urbano', il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei 104 capoluoghi, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Sotto la lente d'ingrandimento, ovviamente anche Imperia che, nella classifica totale, ottenuta dal raffronto di 18 indicatori, si colloca al 76° posto, ben lontana dalle prime posizioni dove, tra le altre si trova Savona, anche se 'solo' alla 20a. Sono stati presi in esame tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili). Quattro indicatori su diciotto selezionati per la classifica finale (tasso di motorizzazione auto, tasso di motorizzazione moto, incidenti stradali e consumi energetici domestici) utilizzano dati pubblicati da Istat.

In vetta alla graduatoria la provincia di Verbania, una delle ultime create, nell'alto Piemonte, seguita da Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone. In fondo alla classifica, tra le peggiori situazioni, si trovano: Agrigento all'ultimo posto, preceduta da Isernia, Crotone, Messina e Catanzaro. Per Imperia, dopo lo storico progresso in classifica grazie all’avvio dell’attività depurativa per la città, si registrano miglioramenti nella produzione rifiuti procapite all’anno che scendono, rispetto alla scorsa edizione, da 538 kg a 483,2 kg, lasciando a desiderare ancora la percentuale di raccolta differenziata, ferma al 23,8%.

Migliora la performance sul trasporto pubblico locale con l’aumento dei viaggi effettuati dagli utenti che passano da 23 a 33 viaggi/abitante/anno avendo un leggero incremento dell’offerta nel servizio che sale da 18 a 19 km/vettura/abitante/anno.

Carlo Alessi