Questo fine settimana, il Comitato Centro Storico di Ventimiglia, ancora una volta, si propone come protagonista della vita culturale della città di confine.
Domenica, alle ore 15, con partenza dal sagrato della Cattedrale di Ventimiglia Alta, il sodalizio ha organizzato una “passeggiata” culturale dall’accattivante titolo “un lento viaggiar fra Arte, Storia e Tradizioni”, che permetterà agli amanti della storia e delle tradizioni locali di scoprire luoghi, monumenti e aspetti del centro storico, ricchi di fascino e mistero, per lo più ignoti anche alla gran parte degli addetti ai lavori.
Il presidente stesso del Comitato, il dott. Sergio Pallanca, sarà la dotta ed esperta guida che cercherà di svelare al gruppo dei partecipanti i segreti che spesso si nascondono nei monumenti, illustrandone recondite simbologie e narrandone la storia. Dopo il grande successo riscosso dalle visite guidate organizzate nell’ambito delle manifestazioni della XXXI edizione delle Giornate del Patrimonio Culturale Europeo, sarà questa una nuova occasione per conoscere più approfonditamente gli innumerevoli tesori artistici e l’immenso patrimonio culturale che si celano nella Città Medioevale di Ventimiglia.
“Sono orgoglioso di essere presidente di un’associazione caratterizzata da grande vitalità è che ha ormai assunto grande importanza nel nostro territorio. Domenica sarà un appuntamento di rilievo perché si potranno vedere opere architettoniche e monumenti della città alta sotto un aspetto inedito e inusuale. Numerose sono le persone che si sono già prenotate dichiarando la loro presenta sulla pagina dedicata all’evento pubblicata nel social network Facebook. È importante farlo perché, per ragione di capienza dei luoghi visitati, non si può superare un limite massimo di visitatori. I
nvito quindi gli interessati a farlo al più presto, sarà anche l’occasione per stabilire un contatto anche con la pagina del Comitato stesso, che proponiamo ricca di contenuti fotografici e culturali e che per questo si avvale della collaborazione di artisti e fotografi locali, nonché di professori e storici di insigne qualità e fama”