Si è costituito oggi a Sanremo il comitato 'Per un'altra Sanremo - No Outlet' che intende proporre una diversa idea di sviluppo turistico-commerciale-sociale della città e contrastare fermamente l'apertura dell'outlet di Valle Armea che porterebbe alla desertificazione del centro e all'impoverimento di tutta la città.
Il comitato 'Per un'altra Sanremo - No Outlet' è aperto a tutti i sanremesi, i quali saranno debitamente informati sulle conseguenze negative dell'outlet, ma anche sulle proposte avanzate dallo stesso comitato: quelle già emerse puntano sullo sviluppo in maniera moderna e coordinata, sul modello delle Cinque Terre, della pista ciclabile (che avrà anche l'occasione di una vetrina mondiale con la partenza del prossimo Giro d'Italia); su viabilità e parcheggi adeguati ad una città turistica che si rispetti; sul rilancio e una perfetta integrazione con il centro storico; su un arredo urbano e pulizia all'altezza del nome di Sanremo, con la richiesta anche di maggiore sicurezza.
Alla riunione che ha costituito il comitato hanno partecipato i rappresentanti di oltre 35 attività (commercio, ristorazione, pubblici esercizi, locali di intrattenimento, albergatori, ambulanti) di via Matteotti, via Palazzo, Piazza Bresca, via Cavour, via Carli, corso Garibaldi, Mercato di piazza Eroi, la Marina che hanno voluto lanciare l'iniziativa. Ma il comitato da oggi è aperto a tutti i cittadini. A partire anche da commessi e commesse, camerieri e impiegati (che stanno già aderendo, temendo per il loro posto di lavoro), ovvero cittadini che lavorano con contratti a tempo indeterminato e tutele presso le attività interessate allo sviluppo della città e al caso outlet, attività che non sono soltanto quelle del commercio o dei pubblici esercizi, ma anche degli studi di commercialisti, avvocati, artigiani, oltre ai proprietari degli immobili.
Per questo motivo è già iniziata una raccolta di firme massiccia che andrà ad accompagnare e a sostenere l'azione del comitato, assolutamente apolitico, libero da qualsiasi condizionamento ma altrettanto aperto al confronto e al contributo di tutti.La costituzione del comitato e la raccolta di firme sono le due azioni già scattate oggi, ma per la prossima settimana è in programma un confronto aperto sullo sviluppo di Sanremo e sulla questione outlet con i rappresentanti di tutte le categorie: commercianti, pubblici esercizi, albergatori, ambulanti, artigiani, industriali, ordini professionali, associazione dei proprietari di immobili...
L'obiettivo è quello di avere in mano più dati e pareri per sostenere che è possibile, anzi è auspicabile uno sviluppo diverso e moderno di Sanremo, certamente non basato sull'apertura di un outlet. E a proposito dell'outlet di valle Armea, peraltro tutto ancora da approvare e da valutare, il neo-comitato ha espresso oggi tutta la sua contrarietà sulla base di dati reali: le relazioni e i commenti fortemente negativi di commercianti, pubblici esercizi e associazioni di categoria che in altre zone d'Italia (vedi Piemonte, Toscana, Veneto, Sicilia e anche Liguria di levante) hanno già subito l'apertura di outlet e hanno registrato la desertificazione dei centri urbani; i dati ufficiali dell'Agenzia delle Entrate che rilevano una forte perdita nella percentuale di ricavi per gli esercizi commerciali che si trovano nel raggio di 90 chilometri dall'outlet; l'influenza negativa sul mercato dei pullman francesi che verrebbero dirottati in valle Armea; le conseguenze negative sui mercati ambulanti del martedì e del sabato; la perdita di valore degli immobili e quindi l'impoverimento della città con la chiusura degli attuali esercizi del centro; per non parlare del saldo che si ritiene sarà fortemente negativo anche sul fronte occupazionale.
Per tutti questi motivi il comitato 'Per un'altra Sanremo - No Outlet' invita tutti, Amministrazione comunale compresa, a riflettere e ad approfondire bene la questione al fine di evitare conseguenze che per la città potrebbe risultare tra pochi anni devastanti.