La società Idroedil Srl. interviene in merito all'articolo apparso oggi sul 'Secolo XIX', nel quale si afferma che "nessuna discarica ligure è a norma" per via della "mancata separazione del rifiuto secco da quello umido". Nell'occhiello dell'articolo si legge inoltre che "nessun impianto da Ventimiglia a Sarzana avrà più i requisiti per accogliere i rifiuti".
La Idroedl contesta quanto riportato nell'articolo precisando che per quanto riguarda la propria posizione l'attività viene svolta in regola con i dettami legislativi fin dall'entrata in vigore della legge. La Idroedil precisa che "Presso il proprio sito l'impianto di trattamento dei rifiuti e biostabilizzazione della frazione organica è operativo fin dal 2001, quando venne approvato dalla Provincia di Imperia con Provvedimento Dirigenziale n.° m/109 del 14.05.2001. Nella relazione del progetto venne espressamente affermato che 'l'obiettivo del presente progetto è ottemperare alle prescrizioni che condizionano l'autorizzazione ed adeguarsi all'attuale normativa nazionale che pone il divieto di smaltire il rifiuto tal quale in discarica a partire del 16.07.2001...il progetto inoltre anticipa la Direttiva 1999/3 del Consiglio (Unione Europea), del 26 aprile 1999, relative alle discariche di rifiuti'. All'interno del citato provvedimento il Dirigente della Provincia afferma che tale impianto consente il compostaggio della frazione organica dei rifiuti urbani e la produzione di biostabilizzato per la ricopertura e il ripristino ambientale del sito, e che, inoltre, esso risulta idoneo sotto il profilo amministrativo in quanto congruente con la Direttiva 1999/31/CE sia per la riduzione della frazione biodegradabile, sia per la riduzione al minimo di emissioni di odori, polveri e disturbi da uccelli, oltre che sotto il profilo tecnico in quanto il dimensionamento, il ciclo tecnico e quello operativo delle apparecchiature consentono l'ottenimento del prodotto biostabilizzato".
"I successivi progetti di ampliamento della discarica - prosegue la Idroedil - con annesso impianto di trattamento dei rifiuti e biostabilizzazione della parte umida , vennero presentati sia in Regione, per il parere di compatibilità ambientale D.G.R. n. 1409 del 22.11.2002, che in Provincia per le autorizzazioni alla realizzazione e gestione. Nel corso degli anni si è provveduto ad aumentare il numero di biocelle per la fase di biostabilizzazione aerobica e a sostituire il vaglio e il trituratore con mezzi più performanti. La Idroedil è quindi perfettamente in regola con i dettami legislativi".