Sport - 20 luglio 2014, 11:34

Tennis: Bega e Chieppa, finalisti del torneo 'Città di Sanremo', intervistati dal Tennis Sanremo

Il Tennis Sanremo ha chiesto loro le impressioni sulle loro vittorie, per scoprire qualcosa in più della loro vita di tennisti

Stefania Chieppa

Stefania Chieppa

Il Tennis Sanremo ha avvicinato i protagonisti del torneo ed ha richiesto loro, a caldo, dopo le partite vinte, le impressioni sulle loro vittorie, per scoprire qualcosa in più della loro vita di tennisti.

A seguito della vittoria su Antonio Famà, Alessandro Bega, 23enne di Cernusco sul Naviglio, che ha conseguito la posizione n. 449 nella classifica mondiale ATP e gioca come 2.1 nel torneo 'Città di Sanremo', ha risposto molto cordialmente alle domande che gli sono state rivolte.

Vorremmo chiederti le sensazioni di questa settimana: come ti sei trovato in questo torneo e quali sono state le situazioni difficili che hai dovuto superare?

Le sensazioni sono buone: il torneo a Sanremo è organizzato molto bene, si gioca bene sui campi, siamo a due passi dal mare e dopo la partita si può fare il bagno. Le partite sono andate bene fino adesso e non mi aspettavo che Antonio Famà giocasse così bene in semifinale; sono rimasto un po’ sorpreso ed alla fine è andata bene.

Quali sono gli obiettivi in questa stagione e quali sono stati i momenti, in particolare, in cui ti sei sentito vicino ad un ulteriore salto di livello, dopo che abbiamo visto l’ottima qualità di gioco che sai esprimere?

In realtà quest’anno non sta andando come ci si aspettava, doveva essere l’anno del salto di livello e ci sono stati due mesi in cui sono stato fermo per problemi al polso, dopodiché riprendere è stato difficile ed ancora adesso faccio fatica a ritrovare le buone sensazioni che avevo prima del male e prima di dovermi fermare. L’obiettivo primario è di tornare a giocare come giocavo un tempo e ritornare ad avere le stesse sensazioni; questo di Sanremo è un torneo importante per far partite, giocare il più possibile e per ritrovare fiducia.

Anche la giocatrice di Torino, Stefania Chieppa 2.1, favorita nel torneo femminile e noto volto del giornalismo grazie alla trasmissione 'Circolando' del canale televisivo Supertennis, ha risposto gentilmente alle nostre domande, dopo essere diventata mamma di un bellissimo maschietto ed aver ripreso a gareggiare da pochi mesi:

Quali sono gli obiettivi di quest’anno e quanto può essere importante il risultato di questo torneo?

Non ci sono obiettivi in particolare, in quanto ho ripreso da poco a giocare, perché ho avuto un bimbo l’anno scorso; di sicuro voglio cercare di mantenere un buon livello di seconda: un 2.1, un 2.2, ma non è facile, perché nei tornei open non incontri molti 2.1, 2.2 per fare risultati positivi e si rischia di retrocedere. L’importante è che il livello ci sia e che mi riprenda bene e che il mio gioco possa crescere sempre di più. In questo torneo ho affrontato una giocatrice straniera che giocava molto bene (la Russa Aleksandra Vostrikova, ndr.) ed ho fatto una buona partita e piano piano cercherò di alzare il livello del mio tennis.

Cosa si prova dopo essere stati lontani dalle gare in seguito alla gravidanza e quali sono le sensazioni attuali?

Adesso va già meglio ma all’inizio era dura soprattutto mentalmente, perché magari il gioco c’è ma non riesci a mantenere un buon livello di concentrazione. Ho perso alcune partite dove vincevo tranquillamente e di colpo ci sono stati dei vuoti, con la testa che ogni tanto se ne va.

Stefania Chieppa oltre ad essere diventata mamma, è diventata anche allenatrice e vorremmo sapere cosa si prova a dover seguire delle allieve ed a dover giocare allo stesso tempo.

Da poco tempo ho iniziato questa esperienza nel mio circolo, lo Stampa Sporting di Torino; una delle mie due allieve è rumena, (la giocatrice Michele Zmau che ha raggiunto la finale, insieme proprio a Stefania Chieppa, ndr.) si allena allo Stampa Sporting e l’altra è di Roma e mi raggiungerà poiché mio marito, che è tecnico nazionale a Roma, si trasferirà ed anche questa sua allieva ci raggiungerà a Torino e quindi, in quest’occasione, le ho portate con me in Liguria e non è semplice perché le alleno, devo seguirle, devo giocare e devo curare anche il bambino e quindi la giornata è lunga e faticosa. Questo impegno, però, mi piace e cerco di trasmettere loro quello che io ho imparato in tutti questi anni e sono sicura che è una bella esperienza di vita sia per me che per loro; sono due ragazze con cui si può lavorare bene perché ti seguono, ti ascoltano ed imparano velocemente, a differenza di tante giovani che vogliono autogestirsi e fare di testa loro.

Se le chiedessero di giocare e diventare allenatrice di talenti in un circolo come il nostro, il Tennis Sanremo, cosa risponderebbe?

Mi sono appena trasferita a Torino, dopo aver lavorato 10 anni a Roma, allo Stampa Sporting dove gioco la serie A. Ho questa bella opportunità di lavorare nel circolo in cui sono cresciuta, ma nella vita non si può mai dire... Ho una casa ad Alassio, vicina a Sanremo e ci possiamo sempre tenere in contatto.    

Tennis Sanremo 

C.S.

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