“La vertenza Agnesi è in pieno svolgimento. Con lo sciopero che si è concluso alle prime ore di sabato scorso si è data un’ulteriore dimostrazione di compattezza tra i lavoratori. La situazione è sicuramente difficile e complicata: per poter dare un aiuto ai dipendenti di questa ditta cosa può fare oggi la gente comune?”
Lo scrive la Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia, che prosegue: “Sembrerà assurdo, ma oggi per ottenere un risultato dalla parte dei lavoratori e per far rimanere la produzione di una pasta di qualità nello stabilimento di Oneglia, l’azione migliore da intraprendere è quella del boicottaggio di tutti i prodotti della Colussi. Oggi dare soldi alla Colussi acquistando prodotti di quel marchio vuol solo dire che si aiuta la proprietà a resistere contro i lavoratori, mentre riuscire nel boicottaggio potrebbe significare un indebolimento economico e potrebbe aiutare i titolari a cedere il marchio Agnesi”.
Il partito della Rifondazione Comunista invita tutti i cittadini ad essere solidali e pronti anche ad una maggiore presenza al fianco delle lotte dei lavoratori dell’Agnesi: “La preoccupazione maggiore che abbiamo in questo momento è quella che in un periodo di ferie forzate o di cassa integrazione la proprietà possa arrivare allo smantellamento di parte dei macchinari: questo sarebbe la fine di qualsiasi possibilità di rilancio dello stabilimento imperiese. Chiediamo a tutti di fare ogni sforzo affinché si possa almeno questa volta dire davvero che l’Agnesi vive con Imperia e Imperia vive con Agnesi”.