"'I miei compaesani possono stare tranquilli, chi, invece, racconta queste bugie deve stare sereno'. E’ questa la solita risposta polemica alle nostre osservazioni che ci arriva dal Comune per nascondere i fatti veri e che non porta da nessuna parte". Ad intervenire sono Renzo Brunengo e Alberto Molinari del Gruppo consigliare 'Uniti per Pieve di Teco' che spiegano: "Ad oggi, nonostante un vecchio finanziamento, ancora deve essere costruito il centro di raccolta (eco-centro), struttura assolutamente necessaria. Nell’appalto della raccolta rifiuti assegnato alla Tradeco il Comune lo aveva localizzato nel campo sportivo di calcio (progetto dell’ing. Scarpiello), ora si vuole realizzarlo dalla centrale del gas.
Intanto, tutti i mesi, il Comune paga, alla ditta della discarica, la penale del 20% sul tributo speciale, sovrattassa dovuta per il mancato raggiungimento del minimo di differenziata. Più 107 Euro a tonnellata per il materiale in più conferito. Oneri che ricadono sulla salata bolletta che pagano i cittadini.
Se il Comune ritiene che la responsabilità di questa situazione sia di altri doveva mettere in atto una rivalsa già da alcuni anni. Se lo farà ora, siamo pronti a sostenerlo, così restituiremo i soldi ai cittadini.
Sui contributi che i Comuni della Valle hanno ottenuto dalla Provincia per la difesa del suolo, parlano i fatti e le cifre:
• Nel 2013 Totale di 85.000 Euro per i dieci Comuni – A Pieve 4.000 Euro.
• Nel 2014 Totale di 130.000 Euro - A Pieve 5.950 Euro (assegnati in un secondo tempo, dopo le lamentele sollevate!), pari 70% degli interventi perché il Comune non faceva parte della Comunità Montana.
Per il dissesto idrogeologico in cui versa l’abitato di Acquetico, a sollecitare la Provincia e la Regione, ci aveva pensato il consigliere di minoranza Alberto Molinari. I tecnici, a seguito della segnalazione, hanno fatto un sopralluogo e, sia la Regione che la Provincia, già dal 2012, hanno chiesto al Comune di attivarsi e chiedere i fondi necessari. Fondi che devono essere chiesti alla Regione ed al Ministero. Anche in questo caso noi ci siamo e siamo pronti a sostenere la causa.
Ma la visione del futuro del nostro paese non si può fermare alla semplice esecuzione di queste opere, seppur indispensabili. Se vogliamo ottenere risultati tangibili non posiamo prescindere da una visione di Valle. Non possiamo prescindere dalla valorizzazione della storia, della cultura, dei prodotti agricoli di eccellenza e della potenzialità turistica dei nostri luoghi. Obiettivi raggiungibili unicamente mettendo in campo progetti e obiettivi condivisi dai Comuni, dagli Enti e Associazioni che nella Valle operano, in una visione di insieme che deve essere ancora fortemente sviluppata".