Sanremo: dopo una pausa di 2 anni, il 24 giugno torneranno i 'Nipoti d'Arte'

Non sempre è vero che le radici sono dimenticate e che le tradizioni si perdono. Anche se è vero che coltivare arti e costumi del nostro passato è sempre più difficile nella società globalizzata di oggi. Il complesso dei “Nipoti d’Arte” fondato da Freddy Colt e da Franco D’Imporzano 8 anni fa ha raccolto questa sfida, pubblicando nel 2008 un cd di canzone dialettale intitolato “Cuncertìn Sanremascu”, unica testimonianza sonora del folklore musicale cittadino oltre al vecchio 33giri “I sanremaschi i canta” inciso negli anni ’70 dai “Careghéti” Orlando Semiglia e Silvano Pizzorno. Dopo una nutrita serie di spettacoli, concerti, rievocazioni il complesso sanremese che raccoglie i discendenti dei “mitici” menestrelli matuziani aveva diradato le apparizioni, non trovando terreno fertile per riproporre il proprio programma.

Dopo questa pausa di riflessione di circa due anni oggi i Nipoti d’Arte tornano a farsi ascoltare, e propongono un repertorio assolutamente interessante ed inedito: la musica di Antonio Rubino, artista conosciuto soprattutto per le sue eccelse attività grafiche. Ma Rubino, nel suo eclettismo, era anche musico: mandolinista, paroliere, compositore. Franco D’Imporzano, apprezzato attore e poeta dialettale, dà ora la sua voce alle canzoni del grande illustratore, sia brani dialettali come “Bala Titùn” e “Semu de San Remu”, sia in lingua come “Il soldato focillato” e il carnevalesco “Cin-Nana-Pùn”.

A fornire la sonorizzazione di questo insolito repertorio sono alcuni apprezzati musicisti del territorio: il chitarrista Adriano Ghirardo, i fratelli Massimo e Marzio Marossa, rispettivamente al piano e alle percussioni, e il mandolinista Freddy Colt. Il ritorno ufficiale dei “Nipoti d’Arte” si compirà il prossimo 24 giugno durante un “Martedì Letterario” del Casinò, con la partecipazione di Alfredo Moreschi e Claudio Porchia, eccezionalmente in orario serale. Nel corso dell’estate ci saranno altre occasioni per ascoltarli, in particolare a Bajardo dove si terranno le celebrazioni per il cinquantenario della morte di Antonio Rubino.