Proseguono i botta e risposta sugli interventi del post frana in via Mario Calvino a Sanremo. L’ingegnere Franco Formaggini, tecnico di fiducia di alcuni residenti colpiti dal movimento franoso è intervenuto per fare chiarezza:
“Alcuni abitanti della zona di via Calvino colpiti dai disagi provocati dall’evento franoso dello scorso 16 gennaio, evento che ha resa inutilizzabile parte della via interrompendone la percorrenza, mi hanno riferito che corrono informazioni del tutto errate in merito alla prossima esecuzione dei lavori di ripristino della stessa. Ritengo quindi necessario, visto anche il mio ruolo di tecnico di fiducia di alcuni dei Proprietari degli immobili irrimediabilmente danneggiati ed amico di alcuni degli Abitanti, chiarire quanto il nostro Comune sta facendo per riportare la via Calvino alla normale viabilità. Come appreso in oggi dagli Uffici Pubblici, Il progetto prevede due stralci esecutivi. Il primo stralcio comporterà le demolizioni e quasi tutte le opere strutturali; il suo costo sarà pari a circa € 600.000,00 . Questi denari provengono da fondi comunali per un importo di € 1.200.000,00 la cui spesa è stata autorizzata dalla Regione Liguria in deroga ai vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Quindi questi denari esistono e saranno spesi per tale lavoro. La procedura di appalto sarà a “procedura negoziata” , procedura più rapida della usuale gara, e quindi si prevede di iniziare i lavori nella seconda metà del prossimo mese di Luglio. I lavori avranno durata pari a 180 giorni e verranno eseguiti in quattro fasi, ciò per esigenze di cantiere. Il secondo stralcio comprenderà la realizzazione del vero e proprio impianto stradale e le opere di finitura; il costo di questi lavori sarà reperito nel prossimo bilancio ed i lavori si svolgeranno immediatamente a seguito dei primi".
"Desidero infine chiarire che, così come sempre appurato dal colloquio con gli Uffici, durante la esecuzione del primo stralcio non sarà assolutamente possibile, come si pensava, di ricavare una pista alternativa per il passaggio e ciò per motivi imposti dalle vigenti norme di sicurezza oltre che per la operatività del cantiere che , necessariamente, deve svolgersi nel più breve tempo possibile semmai anche in anticipo sui tempi contrattuali. Quanto sopra, ripeto, per evitare informazioni distorte e per chiarezza su lavori che devono essere svolti al più presto al fine di eliminare i disagi ed i danni che molti abitanti della zona stanno patendo”.