Politica - 29 aprile 2014, 18:15

Fossati (Imperia Riparte): “Sconcertante l’esame in commissione delle pratiche del Consiglio comunale”

Fossati (Imperia Riparte): “Sconcertante l’esame in commissione delle pratiche del Consiglio comunale”

“L’esame in Commissione delle pratiche oggetto di Consiglio Comunale il 30.4.14 può essere definito solo in un modo: sconcertante.”

Così Giuseppe Fossati di Imperia Riparte che prosegue: “Ieri pomeriggio, la Commissione avrebbe dovuto esaminare la proposta della Giunta di estendere al comprensorio di Andora l’utilizzo dell’impianto di depurazione di Imperia, entrato in funzione circa un anno fa. Un tema fondamentale, delicato e che meriterebbe certamente grande approfondimento, tecnico e politico, anche in virtù del fatto che il depuratore di Imperia non è stato progettato e costruito per ricevere le acque reflue del comprensorio di Andora. La delibera approvata in Giunta il 4.4.2014, faceva espressa menzione e richiamo a deliberazione della Conferenza dei Sindaci del 29.7.2013 ed a delibera della Giunta Regionale del 22.1.2014. Peccato che, con comprensibile imbarazzo e sconcerto di tutti, l’Assessore Podestà ha dovuto ritirare la pratica in quanto informato dalla Provincia che, senza che l’Amministrazione di Imperia evidentemente se ne fosse accorta, quel quadro di riferimento era da tempo mutato, in termini sconosciuti all’Assessore”.

Aggiunge Fossati: “Tutti a casa ed un nulla di fatto; se ne parlerà quando l’Amministrazione avrà capito cosa proporre al Consiglio Comunale. Oggi, in apertura dell’esame della pratica di approvazione del rendiconto di bilancio, ossia uno degli atti più importanti per un Ente Locale, la Minoranza si è trovata nella necessità di evidenziare come la pratica non sia votabile, in quanto palesemente illegittima, atteso che non sono stati rispettati i tempi e modi di presentazione previsti dal Testo Unico degli Enti Locali e dal Regolamento Comunale.

La documentazione relativa, ivi compresa la relazione dei Revisori dei Conti, non è stata depositata e messa a disposizione dei consiglieri con i venti giorni di anticipo previsti, appunto dalla normativa di riferimento. Un dato su tutti: tale relazione, datata 24.4.14, è stata trasmessa solo ieri, 28.4.14, unitamente alla stesura definitiva della delibera. Il Presidente di Commissione, in ogni caso, ha chiesto che la pratica venisse esaminata e della questione preliminare si parlerà domani in apertura di Consiglio, con due alternative: la pratica viene rinviata, oppure viene approvata, sapendo che è illegittima. Comunque è emerso un dato significativo, su cui riflettere: a gennaio 2013 il Comune di Imperia aveva una cassa florida (oltre € 5.000.000,00), al 31.12.2013, dopo sette mesi di amministrazione Capacci, ha una cassa pari a € 0,0, in quanto è addirittura in anticipazione di cassa (ossia in “rosso”), per milioni di euro, legata anche a circa € 3.000.000,00 per crediti tributari posti a bilancio, ma non incassati. Ivi compresi € 800.000,00 di Tares “congelata” ad alcune attività commerciali ma che, ha confermato oggi dall’Assessore, tali categorie dovranno pagare interamente nell’importo originariamente previsto. Veramente sconcertante ma, che dire, va bene che il vento è cambiato, ma si ha sempre più la sensazione che stia spingendo la nave contro gli scogli”.

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