Un nostro lettore, Roberto Lenzi, commerciante di corso Imperatrice, ci ha scritto in relazione al mercatino di ieri, dietro la vecchia stazione:
"Faccio parte del Civ di questa zona e ieri, vicino alla pista ciclabile si e svolto un nuovo ennesimo mercato... fiera... sagra... bazar? Comunque si voglia chiamarla, è stata sicuramente una brutta copia di tutto questo. Mi chiedo come mai, quando si svolge una volta ogni tanto il mercatino dell'artigianato sull'Imperatrice, nascono sempre delle lamentele da parte di certi Civ, certe associazioni, o certi 'amici degli amici'. Lamentandosi che a Sanremo i mercati o le fiere in città devono essere ridotte o addirittura fatte sparire del tutto. Forse perchè levano del lavoro ai commercianti altolocati del centro? Forse perchè gli ambulanti vendono gli stessi articoli dei negozi firmati di via Matteotti? Sappiamo tutti che non è assolutamente vero, vista la diversità e la qualità dei prodotti. Se voglio comprare un capo 'griffato', non vado a cercarlo tra le bancarelle del mercato o in qualche bazar... per me sono solo scuse inventate. Forse qualche associazione ha capito cosa si incassa organizzando queste fiere e vogliono l'esclusiva. Credo quindi che non sia un problema di dove o di quante fiere svolgere a Sanremo, visto che al comune non costano nulla, anzi ci guadagna sia sul suolo pubblico, sia per il richiamo di turisti e non. E nemmeno sulla qualità dei prodotti che espongono (visto quello che vendevano ieri (sembrava di stare in uno dei tanti 'suk' del Marocco)... o le solite storie che per colpa dei gazebo non si riesce a vedere il mare tre giorni al mese. O della poca eleganza nel vedere le bancarelle entrando in città? C'è di peggio credetemi. Credo invece che certe associazioni, fiutando l'affare vogliono eliminare qualcuno che non fa parte della 'cricca' e organizzarsi tutte le fiere, i mercatini, le sagre, di qualsiasi tipo, infischiandosene della qualità dei prodotti per guadagnarci e fare cassa".