Politica - 18 marzo 2014, 09:14

Imperia: caso della piscina 'Felice Cascione', intervento di Gianfranco Grosso di 'Imperia Bene Comune'

"Decidano - dice Grosso - il Sindaco e la parte politica più responsabile della sua maggioranza, se accontentare le richieste pretestuose di una vecchia logica amministrativa o confrontarsi apertamente e in modo trasparente con chi desidera solo il bene della città e la tutela dei suoi diritti sacrosanti".

"Intervengo ancora sulla questione piscina, perché mi sembra che all’interno della maggioranza del Comune di Imperia si stia consumando un out out politico che poco ha a che fare con l’interesse dei cittadini e con il perseguimento del bene pubblico".

Lo scrive Gian Franco Grosso di 'Imperia Bene Comune', in relazione al caso della piscina 'Felice Cascione'. "A Strescino e a tutto il Nuovo Centro Destra - prosegue Grosso - poco importa di verificare l’esatto adempimento contrattuale del concessionario rispetto alla gestione della piscina comunale, ma di imporre una linea tutta a tutela del proprio ed altrui interesse privato e politico. Una posizione scellerata e inaccettabile per un amministratore pubblico, lo stesso atteggiamento irresponsabile tenuto dall’ex Sindaco nella suo passato trascorso pidiellino che lo ha portato al disastro portuale e ambientale di questa città. Altro che vento cambiato, qui si rivive la stessa logica politica sterile e pericolosa del perseguimento dell’interesse privato e di bottega rispetto alla tutela dell’interesse pubblico. Bene, sappia il Sindaco Capacci che se darà corso al ricatto di Strescino e di parte della sua maggioranza senza prima verificare l’esatto adempimento contrattuale del gestore della piscina comunale, presenteremo  immediatamente un esposto alla Corte dei Conti per verificare se tale comportamento non causi un danno grave erariale alle casse comunali per inadempimento ai doveri di vigilanza e controllo".

"Decidano - termina Grosso - il Sindaco e la parte politica più responsabile della sua maggioranza, se accontentare le richieste pretestuose di una vecchia logica amministrativa o confrontarsi apertamente e in modo trasparente con chi desidera solo il bene della città e la tutela dei suoi diritti sacrosanti".