Venerdì scorso, 14 marzo 2014, un pomeriggio di “bella” cultura totalmente al femminile ha visto nella Sala “Emilio Azaretti” del MAR di Ventimiglia otto donne, splendidamente condotte da Daniela Gandolfi, Conservatore del Museo e ideatrice dell’evento, proporre all’attento pubblico alcune pagine di letteratura femminile.
Ha iniziato proprio Daniela Gandolfi leggendo alcune pagine della ventimigliese Marise Ferro, spesso dimenticata e trascurata fine scrittrice, nelle quali con delizia descrive il giardino della sua infanzia, poi Paola Tiezzi che ha letto una pagina del suo romanzo vincitore della prima edizione del Premio Letterario “Città di Ventimiglia” nel 2009, e poi una pagina di Inattesa sul mare, di Marina Pratelli, vincitrice dell'ultima edizione, assente perché nello stesse ore era a Roma per il Concorso Letterario Livio Andronico. Dopo le emozioni di queste autrici ventimigliesi è stata la volta di Viviana Pettirossi, giovane e valente archeologa, che ci ha portato alle indimenticabili pagine di Jane Eyre di Charlotte Bronte, seguita da Olimpia Gargano, docente e ricercatrice, che con dovizia di particolari ha, in anteprima assoluta, letto alcune righe di Edith Durham, viaggiatrice inglese di fine '800 che per prima descrisse questo misterioso e temuto stato, mai tradotte in italiano. La grafica Simona Alborno, curatrice del nuovo sito internet del Museo, con sentita emozione ha letto alcuni stralci da articoli di Irene Brin, esponente di spicco della critica d'arte contemporanea dello scorso secolo e bordigotta d'adozione. Emanuela Viale, dirigente del Comune di Ventimiglia, esperta lettrice, con profonda interpretazione, ha fatto risuonare le parole di Alda Merini, tra le più grandi poetesse del '900, nel brano dedicato al Caffè, inteso come luogo di “ristoro” dai tormenti quotidiani. La giornalista e insegnante Lorella Gavazzi con trasporto ha evocato alcuni brani del premio Nobel Rita Levi Montalcini, limpido esempio di vita dedicata alla scienza. Ha concluso la serie la giovane epigrafista archeologa Petra Possidoni che con forte cipiglio ha letto dalle pagine di Tracy Chevalier de La ragazza con l'orecchino di perla.
Le Apronie 2014 hanno in questo intenso pomeriggio dato voce ad autrici che con le loro opere, il loro impegno, la loro vita hanno dato lustro alla sensibilità, alla capacità, alla responsabilità femminile.