Un nostro lettore, Francesco Rossi, ci ha scritto per commentare il nostro articolo sui clochard oggi presenti sul prato di fronte a Santa Tecla:
"Ho letto giusto ieri una mail di protesta e quest'oggi l'articolo che documenta il pic nic di un gruppo di zingari sul nuovissimo prato di santa Tecla. Dato per scontato che eventuali deiezioni canine non raccolte dai rispettivi padroni,sporcizia e resti alimentari lasciati da zingari e non, bivacchi di clochard,ecc ecc sono fatti di inciviltà, nonchè reati che vanno repressi e puniti dalle forze dell'ordine preposte (non solo alle contravvenzioni delle auto in divieto...), mi chiedo a cosa dovrebbe servire un prato se non a calpestarlo, poterne cioè usufruire in modo civile. Già tutta Sanremo, che pure è dotata di parecchi parchi e giardini che costano centinaia di migliaia di euro di manutenzione, è ben poco godibile visto che ogni angolo di verde è recintato ed interdetto a tutto (a parte la vista), e solo San Romolo è dotata di un ampio prato su cui bambini, adulti ed animali possono giocare e rilassarsi. Mi sembra insomma che il problema, se esiste, è solo quello della mancanza di senso civico di alcuni cittadini (che non rispettano il bene comune) e dei tanti clochard, zingari e clandestini vari (che non rispettano niente e nessuno). Un prato, un parco, uno spazio aperto DEVE essere fruibile, e deve essere tenuto pulito, rispettato insomma. Sennò mettete una bella recinzione alta 3 metri, il prato rimarrà bello! Ed inutile".