Le eccezionali pioggie di queste ultime settimane, oltre agli ingenti danni causati da frane e smottamenti, hanno fatto innalzare il letto del Nervia come non succedeva da anni facendo temere il peggio. La piena travolgente che ne è seguita ha corroso parte degli argini e modificato in più punti il letto del torrente riportando alla luce nei pressi del ponte che scavalca il Nervia a Isolabona un cippo, opera di un esperto lapicida con all'interno un riquadro contenente un bassorilievo con una croce templare ed una iscrizione in latino.
Il ritrovamento del cippo con la croce templare nel torrente, potrebbe nascondere la volontà di distruggere il simbolo dei Cavalieri Templari che si trovava all'interno della vicina chiesa di Santa Maria delle Grazie, su disposizione dell'autorità Ecclesiastica a seguito dello scioglimento del potente ordine militare-religioso avvenuto nel 1312, dopo le infamanti accuse di sodomia, eresia e idolatria orchestrate dal Re di Francia, Filipp IV il Bello, in modo da azzerare i prestiti che aveva contratto con l'ordine e al tempo stesso poter incamerare l'ingente tesoro accumulato dai Templari nel doppio ruolo di monaci combattenti attraverso cospicue donazioni e come bottino di guerra durante le crociate.
I maestri dell'odine che si erano sempre dichiarati innocenti vennero processati, torturati e madati al rogo e in tutta Europa vi furono migliaia di arresti e confische de loro beni. Tutto avvenne con il consenso del Papa Clemente V desideroso di liberarsi di un 'ordine religioso' uscito fuori controllo da potere Papale.