Attualità - 18 febbraio 2014, 12:33

Riorganizzazione delle zone di recapito e disagi personale: intervento della UilPoste

"Emerge la necessità di integrare il personale locale al fine di poter garantire una normale nonché equa distribuzione giornaliera della corrispondenza".

 

La Uil Poste, per voce del segretario provinciale Ferdinando Medaglia, ha inviato una nota in cui spiega la propria posizione in merito alla riorganizzazione delle zone di recapito e ad alcune problematiche emerse recentemente.

"Nel febbraio del 2013 tutte le sigle sindacali, ad eccezione di Uilposte, hanno firmato un accordo nazionale che come primo risultato concreto portava al taglio e alla riorganizzazione delle zone di recapito, ovvero alla quantità e alla distribuzione del personale concretamente preposto alla consegna a domicilio della posta.  L'intento era come al solito quello della 'razionalizzazione' delle risorse ma, come del resto prevedibile e da noi previsto, l'accordo in questione si è infine rivelato controproducente, andando a impattare pesantemente sulla qualità del servizio reso agli utenti, come facilmente riscontrabile da  chiunque anche per l'aumento della frequenza di lamentele e denunce di disservizi vari".

"A peggiorare la situazione a livello regionale si è aggiunto poi un ulteriore accordo in materia di perequazione del personale portalettere, in cui per la Liguria, caso pressoché unico in tutta Italia, si prevede che nella gestione delle eccedenze in provincia si possa porre rimedio anche ricorrendo a trasferimenti coattivi in altra provincia. All'incontro da cui è scaturito tale accordo era presente anche il sottoscritto, che fedele alla linea guida del sindacato di appartenenza ribadiva nuovamente il proprio dissenso e  non aderiva alle condizioni imposte - ed accettate da buona parte delle altre sigle sindacali. Si tratta infatti di previsioni gravemente lesive degli interessi dei lavoratori: si pensi ad una madre di famiglia che sarebbe così costretta coprire ogni giorno grandi distanze per poter raggiungere il posto di lavoro sottraendo tempo prezioso alla cura e alla crescita dei propri figli".

"Quanto sopra risulta tanto più negativo e scarsamente logico quando si consideri che oltretutto, tra pensionamenti, nuovi settori di attività ed assenze varie, i pretesi esuberi restano tali solo sulla carta: tanto che un recentissimo accordo nazionale, questa volta firmato anche da Uilposte, apporta importanti modifiche a quanto inizialmente previsto anche in relazione a una serie di settori in cui l'attività del recapito postale sta dando significative prove di vitalità e sviluppo, come quello dei pacchi e delle notifiche esattoriali.  L'impatto delle recenti previsioni concordate per la nostra regione appare ancora da consolidare e definire, ma di certo sarà importante. Tuttavia, per gli organi aziendali regionali il personale impiegato nel recapito continua ad essere considerato in esubero, dopo che lo stesso è stato tagliato solo nella sede di Spontone e Spontone bis (che sono i centri di smistamento e recapito di Imperia) di ben dieci unità alle quali vanno aggiunti i pensionamenti maturati a fine anno".

"Da quanto sopra a nostro avviso emerge imperiosamente la necessità di integrare il personale locale al fine di poter garantire una normale nonché equa distribuzione giornaliera della corrispondenza  e così fornire un regolare servizio ai cittadini; in attesa di ciò ci appare quantomeno logica una profonda rivalutazione  dei provvedimenti fin qui adottati in materia in attesa della compiuta implementazione a livello locale degli ultimi accordi". 

 

Federico Marchi