Il Movimento 5 Stelle di Bordighera esprime la propria, ferma, contrarietà al progetto di ampliamento del porto turistico di Bordighera."In senso generale osserviamo che con la realizzazione dell'ampliamento del porto di Bordighera, verrebbe sottratto a tutta la cittadinanza in via definitiva un bene attualmente godibile quale il litorale nel tratto che va dall'attuale porto alla spianata del campo di calcio. - spiega David Marani, consigliere comunale dei pentastellati - La realizzazione del nuovo porto andrebbe a favorire esclusivamente gli interessi economici di pochi soggetti privati, senza sensibili ricadute sull'economia e sull'occupazione della città, ma a discapito di un patrimonio comune che sarà irrimediabilmente compromesso".
"Per questo si osserva in particolare che: 1) al momento sono stati realizzati o sono in lavorazione i Porti di Ventimiglia, Sanremo, Imperia, Aregai, Santo Stefano, Ospedaletti, Mentone. In un periodo di grande crisi i porti in questione sono troppi e le ricadute economiche e occupazionali molto incerte. 2) A seguito della costruzione del nuovo porto verrebbero distrutti gli scogli e la spiaggetta delle “arenelle”: un luogo unico e incantevole, da proteggere. 3) Il nuovo porto coprirebbe di cemento il “camin du pipu”, un sentiero frequentato dagli estimatori della natura alla ricerca di un luogo tranquillo. 4) In via dei pescatori è oggi possibile vedere l'unico e ultimo scorcio di “borgo marinaro” presente a Bordighera".
"Il nuovo porto, oltre a soffocarne lo sbocco a mare, una piccola ma ambita spiaggia, avrà probabilmente effetti devastanti su questo scorcio. Crediamo che chi ha veramente a cuore il senso estetico della città dovrebbe proteggere e valorizzare questa realtà. 5) Una enorme colata di cemento andrebbe ad impattare sia esteticamente che ecologicamente sul mare prospicente dell'Arzilia. - chiosa - Noi, quindi, auspichiamo che l'Amministrazione Comunale di Bordighera voglia valorizzare quanto di bello e di attrattivo ancora rimane alla nostra città, includendo anche i luoghi sopra richiamati e non si nasconda dietro affermazioni "noi il porto non lo vogliamo" ma cerchi una via percorribile per fermare l'attuazione di un ulteriore riversamento di cemento che altererebbe la tipologia della conformazione del nostro territorio e di cui l'uso pratico ed economico al momento non ha nessun futuro".