"Esigenze di assistenza umanitaria e di integrazione, per quanto condivisibili e da nessuno messe in discussione, non possono e non debbono pregiudicare la tutela della sicurezza e dei diritti dei cittadini italiani che restano per il Movimento valori assoluti ed incomprimibili di riferimento".
A ribadirlo è la sezione sanremese di "Fratelli d'Italia" attraverso le parole del membro della costituente regionale Gianni Berrino. Il noto politico interviene così in relazione al recente dibattito sulla modifica della vigente normativa sulla immigrazione e, in particolare, sulle modifiche della legge “Bossi-Fini”.
"Al fine di alimentare strumentali polemiche di natura politica destinate ad aumentare, se mai fosse ancora possibile, la estrema confusione su questo tema sensibile che sta attraversando il Paese, nell'ottica di contemperare le esigenze di assistenza umanitaria con quelle di sicurezza e tutela dell'ordine pubblico, Fratelli d'Italia Sanremo auspica che i due aspetti siano tenuti assolutamente distinti per evitare l'omologazione della posizione di migranti, che lasciano i loro paesi per sfuggire a guerre e carestie, con quella di soggetti socialmente pericolosi che sfruttano la loro condizione al fine di protrarre la loro permanenza sul territorio nazionale per continuare a delinquere".
"Si auspica, quindi, che nell’eventualità di riforma della legge Bossi-Fini vengano introdotte modifiche che assicurino, per soggetti condannati per crimini comuni, la revoca del permesso di soggiorno e la loro immediata espulsione dal territorio nazionale per i soggetti extracomunitari. - aggiunge poi Berrino - Per quanto riguarda i soggetti provenienti da paesi appartenenti alla Unione Europea si ribadisce che la libertà di circolazione e di stabilimento dei cittadini dei Paesi membri può essere limitata per ragioni di ordine e sicurezza pubblica: anche in questo caso, pertanto, è possibile l'allontanamento con foglio di via dal territorio nazionale con l'imposizione del divieto di farvi ritorno senza autorizzazione, sicché si auspica l'introduzione di strumenti volti a perseguire tale obiettivo. L'introduzione di queste modifiche normative, oltre ad evitare la discriminazione tra extracomunitari e cittadini dei paesi membri e quella tra migranti e soggetti socialmente pericolosi, assicurerebbe un aumento del livello di sicurezza dei cittadini italiani che, si ribadisce, non può essere compromesso da una malinteso quanto strumentale senso di solidarietà".