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Politica | 11 dicembre 2013, 16:31

Protesta dei forconi: Saso (Ncd) “Non ce ne è più per nessuno, ora Berlusconi gioca a fare Grillo”

"Giocare a fare Grillo mettendosi l’eskimo insieme ai Forconi dopo aver criminalizzato persino gli studenti che sfilavano contro la riforma Gelmini non è credibile, anzi suona proprio particolarmente ridicolo. Perciò, Berlusconi accetti il mio consiglio, si rimetta il doppiopetto, che meglio gli si addice!”

Protesta dei forconi: Saso (Ncd) “Non ce ne è più per nessuno, ora Berlusconi gioca a fare Grillo”

“Per anni lo schieramento parlamentare del PDL ha mostrato orgogliosamente il proprio dissenso e financo un certo disprezzo per i protestatori di qualsiasi tipo (studenti, donne, indignados, NoTav, ricercatori, operai, disoccupati) anche chiedendo meno tolleranza, più ordine, arresti e persino pene severe. Poi, un bel giorno, Berlusconi si sveglia e sorprendentemente decide che la forte protesta di piazza è cosa buona e giusta, e ‘apre’ ai ‘Forconi’. Come per incanto, la più agitata delle piazze diventa così una causa sacrosante e il Governo viene pressato affinché ascolti le sacrosante ragioni dei responsabili del movimento. Nati europeisti, legalitari, e anticomunisti, e poi diventati improvvisamente - dopo un ventennio di limbo ideologico - anti-europeisti, ribellisti  ed ora solidali con i ‘Forconi’."

Lo dice il Consigliere Regionale Alessio Saso, che prosegue: "L’ultima trovata Berlusconiana: scimmiottare il Movimento penta stellato, per raschiare il fondo del barile elettorale. Forse, però, Berlusconi e i suoi sostenitori non hanno ancora capito che non si può fare Alba Dorada dopo aver ricoperto posizioni di massimo potere istituzionale per anni, dopo aver gestito il Viminale e il Ministero dell’economia fino all’altroieri, dopo aver firmato quegli stessi impegni internazionali che hanno strozzato i bilanci nazionali. Persino in un Paese dalla memoria corta come l’Italia. Persino se si punta a ‘reinventarsi’  in un ruolo di opposizione forte. Anche per fare opposizione ci vuole una reputazione e una credibilità. L’opposizione storicamente è stato il ‘pane’ dei Berlinguer e degli Almirante, dei Di Pietro e dei Bossi prima maniera. Ora è appannaggio dei Grillo. Tutte figure molto diverse tra loro ma con un comune denominatore: non essersi ‘sporcati’ le mani con il potere".

"Perfino per fare i Grillini della situazione - termina Saso - ci vuole un certo curriculum, quanto meno una verginità politica ed una certa predisposizione: giocare a fare Grillo mettendosi l’eskimo insieme ai Forconi dopo aver criminalizzato persino gli studenti che sfilavano contro la riforma Gelmini non è credibile, anzi suona proprio particolarmente ridicolo. Perciò, Berlusconi accetti il mio consiglio, si rimetta il doppiopetto, che meglio gli si addice!”

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