"Chi nutriva dei sospetti, già da prima, su una manifestazione che univa disoccupati ed evasori fiscali, precari e datori di lavoro un po’ impoveriti, ha vissuto ad Imperia qualcosa di ancor più grave e pericoloso del resto d’Italia".
Lo evidenzia l'Arci - Antica Compagnia Portuale di Imperia sulle manifestazioni di questi giorni ad Imperia. "Abbiamo assistito, lunedì e ieri - prosegue - a posti di blocco ovunque, con diversi cittadini imperiesi diretti da facce sconosciute, tollerati per due giorni consecutivi da forze dell’ordine inerti o consenzienti. Noi cittadini siamo stati assediati nella nostra città da giovanissimi, entusiasti ed esaltati quanto strumentalizzati da strani figuri mai visti in città. La corposa presenza di poliziotti e carabinieri, che paradossalmente, anziché aprire i blocchi stradali, invitavano gli automobilisti a fermarsi, unita a quella di riconosciuti militanti fascisti, offre il quadro di un esperimento, pur periferico, estremamente inquietante".
"Non vogliamo crederlo - termina l'Arci Camalli - ma il disgusto o la rabbia che stanno montando tra i cittadini verso questa strumentalizzazione ci danno il pieno diritto di denunciare questa operazione di fronte all’intero paese. Non vogliamo che un giusto rancore nei confronti dei governi responsabili del disastro attuale venga orientato, anziché verso una ferma difesa della costituzione antifascista , verso soluzioni autoritarie".