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Politica | 15 novembre 2013, 11:34

Imperia: il Movimento 5 Stelle attacca la TraDeCo "Troppe inadempienze a 2 mesi dall'entrata a regime del servizio"

Il Movimento dei 'grillini' imperiesi ha svolto un attento monitoraggio del comprensorio, in relazione all'appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Il Movimento 5 Stelle di Imperia lancia l’allarme sull’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo e dei 35 comuni del comprensorio, affidato dal 20 giugno scorso alla ‘Tra.De.Co.’. Il Movimento ha realizzato una serie di controlli in tutta la città e nel comprensorio: “E’ uno dei tanti, visto che ci battiamo per valori importanti e l’ambiente e, dopo il depuratore ed il piano delle antenne, abbiamo prodotto una serie di verifiche sul contratto con la Tra.De.Co., rilevando una serie di inadempienze dell’azienda”.

Giampiero Asselle, per contro del Movimento, ha fatto una lunga esposizione sui problemi riscontrati dai controlli svolti sul territorio: “Siamo di fronte ad un appalto settennale da 77 milioni, per un esborso di circa 6,5 milioni annui. Il contratto è stato firmato il 28 febbraio e l’inizio previsto era fissato al 20 giugno, con il responsabile del procedimento l’Ing. Beppe Enrico, che ha nominato per la direzione del progetto una figura di alta professionalità (Luciano Fabbri, titolare di una azienda specializzata di Rimini), pagata 40mila euro per sei mesi. Nel capitolato è evidenziato che in tre mesi i servizi dovevano essere a regime, ovvero il 20 settembre, ma dopo due mesi non c’è ancora nulla di tutto ciò. Il sistema è basato sui centri di raccolta e sull’informatizzazione degli stessi per tracciare i rifiuti. Noi abbiamo fatto un giro nei centri di raccolta: a San Lorenzo al Mare, il centro operativo non è adeguato e dovrebbe essere ristrutturato. Abbiamo portato una bottiglia di olio esausto e ci hanno detto che loro non potevano smaltirla. Poi ci hanno detto che l’avrebbero portata all’Ecomobile ma, poco prima allo stesso Ecomobile ci hanno detto la stessa cosa. Quello di San Bartolomeo al Mare, invece, è un centro ordinato ma non è informatizzato e non raccolgono l’olio esausto. Passiamo al centro di via Artallo, per il quale il 23 settembre è stata approvata una variante. Ci chiediamo: se questo centro era previsto nel capitolato d’appalto dal 2011, perché nessuno ha fatto nulla in due anni? A Pieve di Teco ci sono due ubicazioni possibili, a valle ed a monte dell’abitato. Non sappiamo quale sia il prescelto ma entrambi sono chiusi e, all’interno si intravedono mezzi della raccolta”.

“Il fulcro dei centri di raccolta – prosegue Asselle - dovrebbe essere quello di Chiusanico, che dovrebbe raccogliere tutta la differenziata ed avviarla ai centri di recupero. Il centro era gestito fino al 19 giugno dalla Eco Imperia ed ora è invece gestito dalla ‘Green Coop’. Ci domandiamo perché non sia stato consegnato alla Tra.De.Co.? Ne sono previsti altri 3 dal Capitolato ma noi non risulta nulla”.

“Cdr mobili a 32 matrici di rifiuti: ne è previsto uno ad Imperia, ubicato per ciascun giorno in zone diverse. Sono entrati in servizio la settimana scorsa, decisamente dopo il 20 settembre. Il problema dei Cdr mobili è la mancanza di informatizzazione, quindi al momento non si sa dove vanno a finire i rifiuti. Tra.De.Co. doveva mettere a disposizione 490 punti di raccolta per le pile, 49 per le medicine, 50 per i vestiti usati, 10 da 250 litri per gli oli esausti da utenza domestica (il maggior inquinante del nostro mare). L’unico contenitore trovato è San Bartolomeo al Mare ma è della ‘Ponente Ecologia’. Tutti gli automezzi dovrebbero essere dotati di sistema per Gps con l’immediata tracciabilità on line e così non è. TraDeCo si è impegnata ad effettuare la raccolta differenziata domestica con 44mila kit che dovevano essere consegnati più i 4.500 kit per il compostaggio domestico… nulla di tutto ciò”.

Isole ecologiche stradali informatizzate (una per ogni 80 utenze sulla fascia costiera e 20 nella zona extraurbana): “Al momento non abbiamo tracciabilità dei rifiuti e non c’è distinzione tra chi vuole e non vuole differenziare. Queste isole non le abbiamo trovate. Informazioni alla popolazione e coinvolgimento delle scuole. Dovevano esserci diversi ‘Infopoint’ ma non ne abbiamo visti”.

“Ci domandiamo – termina il Movimento 5 Stelle - se tutti questi materiali non sono stati messi a disposizione, possiamo chiederci se la TraDeCo non ha fatto gli investimenti necessari all’appalto? E’ pensabile poter chiedere una riduzione del canone? E’ lecito applicare le penali previste e chiedere al responsabile unico di occuparsene? Capiamo che l’appalto sia importante e difficile da far partire, ma la figura scelta per il controllo (Luciano Fabbri, titolare di una azienda specializzata di Rimini) ha svolto il suo compito? Doveva realizzare anche un sito Internet che però è aperto solo a chi ha i codici”.

Sono poi intervenuti i due Consiglieri Comunali: A San Lorenzo al Mare siamo stati aggrediti – ha detto il Consigliere Cara Glorio – e in tutti i siti lavorano senza le norme di sicurezza. Solo San Bartolomeo, ad esempio, ha il sistema di pesa e non viene usato”.

Antonio Russo: “Sono inadempienti su tutto e si vede che non hanno le risorse economiche per svolgere questo tipo di servizio. Noi paghiamo un servizio e non abbiamo nessun riscontro. Ora vogliamo vedere se ci saranno risposte alle nostre denunce. Il prossimo appuntamento sarà in Consiglio Comunale”.

Carlo Alessi

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