Politica - 15 novembre 2013, 22:24

Il Gruppo Consiliare 'Imperia bene comune' alla tre giorni 'Un'altra musica in comune'

L'iniziativa, che si svolgerà a Pisa dal 22 al 24 novembre, è rivolta alle esperienze territoriali e alle realtà politiche e sociali che vogliono incontrarsi, discutere e sperimentare forme di democrazia partecipata

Il gruppo consiliare Imperia bene comune parteciperà all'iniziativa 'Un'altra musica in comune' che si svolgerà a Pisa dal 22 al 24 novembre.

"Una tre giorni - spiegano Gian Franco Grosso e Mauro Servalli - rivolta alle esperienze territoriali e alle realtà politiche e sociali che vogliono incontrarsi, discutere e sperimentare forme di democrazia partecipata e pratiche di amministrazione dei territori alternativi alla politica delle larghe intese, che devasta il paese e comprime i nostri diritti. 

Nelle scorse elezioni amministrative sono nate, in tutta Italia, diverse liste di cittadinanza, che si caratterizzano per la loro alterità e autonomia rispetto al ceto politico e ai poteri forti e clientelari che governano le città.

Nei mesi passati questi laboratori politici – presenti a Pisa, Roma, Ancona, Siena, Messina, Brescia e poi Brindisi, Firenze, Imperia e l’Aquila – hanno avviato i primi passi di un percorso comune di confronto e scambio sulla politica territoriale. Si tratta di percorsi che uniscono l’attivismo sociale, le pratiche dei beni comuni, le lotte per il diritto all’abitare, esperienze amministrative innovative e spazi sociali e culturali.

Oggi da queste esperienze parte un invito a tutte le liste di cittadinanza che già esistono e a tutte le esperienze sociali e politiche che stanno discutendo, per incontrarsi a Pisa e scrivere un nuovo pentagramma del comune, fondato sulla cooperazione, sulla solidarietà, sulla democrazia dal basso e su un rinnovato welfare municipale.

Per mettere in comune buone pratiche amministrative, per creare forme di cooperazione, per costruire risposte plurali ma collettive alla crisi economica, sociale e democratica che colpisce sempre più le città e i suoi abitanti, stretti tra i tagli agli enti locali e i vincoli feroci dei patti di stabilità, occorre inventare tutta un’altra musica".

Maggiori informazioni al sito: www.unacittaincomune.it

C.S.