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Politica | 29 ottobre 2013, 21:16

Lungo intervento della Cisl Fp per le molte problematiche dei servizi sanitari della Asl n° 1 imperiese

"Chiediamo di rivedere l’organizzazione proposta sulle sale operatorie e di conseguenza di bloccare il progetto previsto per il 1° novembre prossimo".

Lungo intervento della Cisl Fp per le molte problematiche dei servizi sanitari della Asl n° 1 imperiese

Il Sindacato Cisl Fp è intervenuto per evidenziare l'attuale situazione organizzativa all’interno dei servizi sanitari dell’Asl 1 imperiese.

"Ci sono notevoli problemi in tutti i servizi - scrive il sindacato - come carenza di personale, malattie lunghe, infortuni, esoneri professionali, stanno creando notevoli problemi alla gestione dell’ assistenza al degente nelle strutture ospedaliere. Ci sono problemi nelle sale operatorie, dove il personale deve fari i conti con numeri altissimi di pronte disponibilità. Durante l’ultimo incontro di trattativa è stato esposto dalla delegazione dell’Asl un piano di riorganizzazione delle sale operatorie su tutta la provincia, che però non trova d’accordo il sindacato, che ha poi esposto una serie di perplessità".

Per le sale operatorie:
"L'Amministrazione ha l'intenzione di riorganizzare, dal 1° novembre, l'attuale assetto dei blocchi operatori. I principali punti di riorganizzazione sono:
- creare un unico pool tra personale del presidio Sanremo e quello di Bordighera;
- equipe pronta disponibilità portarla da 6 a 5 unità;
- uniformare l'orario di lavoro. Orario a 7 ore e 12 con mattino dalle 7.30 alle 14.42 e pomeriggio dalle 13.48 alle 21.00. In base alle esigenze si chiederà ad alcuni operatori di anticipare l'entrata alle 7.
Attualmente il personale di sala operatoria, che opera  sul presidio di Sanremo che su quello di Imperia e Bordighera non lavorano su tutte le specialità. Il personale del Blocco operatorio di Bordighera  ad esempio lavorano solo in modalità ordinaria con specialità di Day surgery. Con l'attuale protocollo, non essendoci una cultura di multidisciplinarità e con la squadra reperibile che da 6 unità passa a 5 ci troveremo ad avere un equipe reperibile così composta: 2 infermieri per le due èquipe e un team leader che ogni volta valuterà chi chiamare e se entrare in èquipe".

Il sindacato ha posto le seguenti problematiche:
• l'infermiere che non viene scelto per il tipo di specialità non potrà essere utilizzato in p.d., con un aumento di carico per gli 'infermieri anziani', che devono sopperire a esigenze organizzative;
• per la maggior parte degli infermieiri di sala, soprattutto quelli del presidio di Bordighera, manca la preparazione su tante specialità , e quindi il loro impiego senza una formazione completa,è quella di fuoricampo, aumentando però la percentuale di non utilizzo nella maggior parte delle urgenze su tavolo operatorio;
• la stessa problematica si avrà con il personale neo assunto o appena trasferito in blocco operatorio; il personale anziano che da sempre lavora anche da tutor dovrà accollarsi altro carico di lavoro perché in questa nuova riorganizzazione il normale affiancamento non basta più;
• la figura del team leader voluta dall’ Amministrazione è quella destinata a comporre l'equipe secondo le esigenze del caso; le responsabilità che si assume questa figura sono notevoli, sia da un punto di vista psicologico che dal punto di vista giuridico. Non esiste attualmente nel CCNL Sanità una figura di team leader. I protocolli aziendali sono elaborati senza tener conto delle responsabilità che dovrà avere un infermiere, che sicuramente dotato di  esperienza sul  campo, ma non con le competenze e i livelli di responsabilità che non appartengono al suo profilo professionale;
• i dipendenti che fanno il turno al pomeriggio non potrebbero effettuare il turno del mattino in quanto non passerebbero le 11 ore di riposo continuative come previsto dall’ art. 7 del Dgls 66/2003. Questa problematica incide anche in modo significativo in regime di pronta disponibilità, dove una organizzazione di questo tipo non garantirebbe il riposo continuativo previsto dalla norma;
• il personale in regime di part-time dovrà  garantire solo il numero di p.d. secondo la formula del contratto sottoscritto. Vale a dire in media non supereranno le 5 p.d. mensili, contro le 7 attuali di alcuni lavoratori in part-time;

• i dipendenti che godranno degli effetti delle d.l. 104/92 dovranno essere esclusi dalla reperibilità notturna, e potranno fare  solo così la reperibilità diurna. Si avranno anche qui ripercussioni sul numero di p.d. mensili".

Per i reparti ospedalieri: "La carenza di personale è la causa principale del  malessere lavorativo. Ne conseguono troppi turni di lavoro, che portano in crescita il livello di stress e di burn out, che associati a demotivazione e logorazione dello stato psicofisico, comportano non pochi problemi per chi deve garantire l'assistenza al degente. La preoccupazione del personale, che traspare in modo evidente, è legata alla possibilità che turni massacranti finiscano con il provocare un errore a scapito dei pazienti, in reparti a volte saturi che garantiscono poca sicurezza. Quello che si registra ancora di più poi è l'elevato numero di turni notturni a cui è sottoposto il personale sanitario. Attualmente in certi casi, dove per infortuni e malattie lunghe  associate a carenza di personale si è arrivati a circa 9-10 notti a dipendente. Sono forme di turnazione inaccettabili. In alcuni reparti, capita spesso che il personale infermieristico rimanga da solo, in quanto il collega deve recarsi in altri servizi per reperire materiale necessario. Ovviamente dal punto di vista assistenziale si ha una caduta della qualità, che a lungo potrebbe provocare episodi di cattiva assistenza. Ma tutto questo non può cadere sulle spalle dei lavoratori. L'aumento di responsabilità e di gestione per il personale infermieristico, in questa situazione, oltre che essere aumentato è difficilmente gestibile, anche con l’ inserimento delle nuove procedure telematiche (esempio: cartella informatizzata, ecc.). L'Azienda non può rimanere indifferente a queste problematiche. Deve intervenire in maniera decisa, perché salvaguardando il personale, può fornire assistenza di qualità al degente ospite delle strutture della provincia. Deve dare principalmente formazione, partecipazione, e condivisione delle informazioni a tutto il personale. E deve renderlo partecipe sulle decisione da prendere".

"Chiediamo - termina la Cisl Fp - alla luce di tutto ciò, di rivedere l’organizzazione proposta sulle sale operatorie e di conseguenza di bloccare il progetto previsto per il 1° novembre prossimo. Chiede di porre soluzioni realmente efficaci al fine di regolarizzare le turnazioni dei lavoratori impegnati nei reparti di degenza. Nel caso in cui l'Amministrazione non provvederà alla risoluzione delle problematiche, il sindacato chiede l'intervento dell’ Ispettorato del Lavoro a garanzia e tutela dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti e della sicurezza e salute degli utenti".

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