"Mentre a Torino si celebra il processo per la maxitruffa riguardante la realizzazione del nuovo porto turistico di Imperia e nelle televisioni nazionali si parla, in riferimento alla nuovamente tragica vicenda dell'Alitalia, di Caltagirone - tra gli imprenditori 'patrioti' (con Ligresti, Tronchettti Provera, Riva ed altri) che si presero la compagnia di bandiera al tempo dell'operazione auspicata da Berlusconi - e della sua avventura imperiese, in città la discussione pubblica sulla devastante vicenda langue, risucchiata da un lato dalla ripresa della routine amministrativa, dall'altro da una curvatura, nella gestione delle questioni pendenti, dal profilo accentuatamente manageriale e societario".
Ad intervenire sull'argomento è Pasquale Indulgenza, già consigliere comunale per il P.R.C. e membro del Comitato Politico Regionale P.R.C. Liguria, che spiega: "Si sta così creando una situazione che a nostro avviso tende ad offuscare, o comunque a far passare in secondo piano, le perduranti problematiche della qualità delle opere rientranti nell'ambito della nuova infrastruttura e delle loro funzioni socio-economiche ed urbane, dei diversi nodi progettuali irisolti e del ruolo pubblico da assicurare per garantire che l'interesse collettivo sia finalmente corrisposto.
Eppure è esattamente questo il momento, per gli Imperiesi, di capire quali scelte sono da farsi in ordine al destino dell'infrastruttura in questione e, con esso, di un pezzo rilevantissimo dello sviluppo avvenire del territorio.
Le funzioni portuali e la gestione del territorio imperiese devono essere riconquistate all'aperto confronto civile e alla piena esigibilità istituzionale e sociale.
Ritengo che proprio per questo, essenzialmente, si dia ancora motivo di ringraziare la Dottoressa Maria Antonia Di Lazzaro, prossima a lasciare la Procura di Imperia per trasferirsi a Genova, che ha svolto una azione incisiva e rigorosa nella conduzione delle inchieste, portate avanti anche grazie al qualificato apporto assicurato nelle funzioni di polizia giudiziaria dal nucleo di Polizia Postale coordinato dall'Ispettore Ivan Bracco.
Sarebbe un segno importante di una rinnovata volontà democratica di riprendere in modo frontale e producente il confronto sul tema, se anche altre forze politiche e rappresentanze sociali si esprimessero al riguardo".