“Il Casinò di Sanremo fa parte dei miei ricordi di infanzia”: lo ha sottolineato ieri al Teatro dell’Opera Manuel De Sica, presentando il suo libro 'Di figlio in padre' (Bompiani). “Papà amava giocare alla roulette francese, a baccarat al tavolo di Chemin de fer. Entrava nelle sale già dal mattino. Mia madre io e mio fratello Cristian lo aspettavamo per ora di pranzo fuori davanti allo scalone".
Mia madre ci diceva: "Vediamo come scende le scale. Se guarda a terra significa che non è andata bene. E così accadeva. Spesso tornavamo a Roma in treno. Allora giocava sino all’ultimo minuto e noi lo vedevamo arrivare di corsa e prendere al volo il treno che partiva… ma era un padre splendido che ha sempre pensato a tutti i suoi familiari". Nel racconto del compositore-scrittore il folto pubblico ha scoperto un Vittorio De Sica 'inedito' regista-operaio e al tempo stesso attore, uomo di spettacolo completo, 'duro' con chi doveva interpretare riuscendo a far uscire dai suoi attori la loro parte migliore.
Ha introdotto lo scrittore il direttore dell’Orchestra sinfonica Paolo Maluberti che ha annunciato la possibilità di una futura collaborazione tra Manuel De Sica e la stessa orchestra. De Sica ha inoltre illustrato il grande progetto di recupero dei più rappresentati film del padre. Il prossimo sarà il 'Giardino dei Finzi Contini'. “Tra i progetti nel cassetto- ha detto Manuel De Sica-“ anche la digitalizzazione della pellicola “I bambini ci guardano” ambientata ad Alassio nel 1943, un film che segna l’inizio della fase più intimistica della produzione di mio padre".
La Scuola Otorino Respighi ha allietato l’incontro con Luciano Capurro al flauto e Marco Zaccaria al pianoforte. Hanno eseguito da Wolfgang Amadeus Mozart 'Andante per flauto e pianoforte' e da Georg Friedrich Haendel 'Sonata op.1 n. 11' per flauto e pianoforte. Martedì prossimo alle 16.30 nell’ambito dei festeggiamenti per il Santo patrono San Romolo i Martedì letterari porteranno il pubblico al “1814 dal regno di Sardegna al sogno dell’Italia Unita, un anno importante per la crescita del regno sabaudo e quindi per la creazione della nuova Italia, che ha conciso con la nascita dell’Arma dei Carabinieri. Terranno la conferenza il Gen. B. Mauro Tornatore e il prof. Aldo Mola.