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Attualità | 22 settembre 2013, 10:31

Turismo, passata l'estate arriva il 'lungo' inverno degli albergatori. Il 70% riaprirà in primavera, troppi costi e poche prenotazioni

Quattro alberghi su cinque nella città dei fiori resteranno chiusi, salvo riaprire a Capodanno o per il Festival. Peggio nel resto della Riviera dove in molti casi gli alberghi riapriranno direttamente a Pasqua. Una scelta obbligata per molti imprenditori.

Sanremo

Sanremo

L'estate per il turismo della provincia di Imperia è stata positiva, ma si profila all'orizzonte un lungo periodo di chiusura degli alberghi. Ormai da qualche anno, gli albergatori sono infatti costretti a tenere chiuse le porte delle loro strutture per diversi mesi al fine di risparmiare e far fronte alle scarse prenotazioni invernali.

Un vero e proprio meccanismo che sta portando alla stagionalizzazione del turismo, solito concentrarsi appunto nel periodo estivo. Una scelta obbligata per molti imprenditori che accomuna le piccole località turistiche della Riviera alle mete più note come Sanremo.

Terminata la vera stagione con i tradizionali picchi positivi di luglio e agosto, dove, a farla da padrona sono stati gli stranieri, il mese di settembre sopravvive con il turismo organizzato e i pullman, ma per gli albergatori si prospetta un inverno difficile.

Secondo il presidente regionale di Federalberghi Americo Pilati, circa il 70% degli alberghi chiuderà nella prima settimana di ottobre, un 30% terrà aperto fino al 15/ 30 ottobre per poi, in qualche caso, riaprire per le festività o eventi. Un andamento confermato dal presidente di Federalberghi Sanremo, Igor Varnero. Nella città dei fiori alcune strutture chiuderanno a fine mese, altre dopo il Rally ad ottobre e il ponte di novembre. La riapertura andrà poi in base all'andamento del mercato. Insomma un'incognita.

Ma il dato che emerge col passare del tempo è chiaro: rispetto ai due mesi di chiusura di qualche anno fa, sempre più strutture ricettive fermano le loro attività per 3 o 4 mesi con il punto di domanda sul mercato a primavera. E se le realtà più piccole a conduzione familiare a volte restano aperte ma riducono il personale, gli alberghi più grandi non possono fare altro che chiudere.

“Quattro alberghi su cinque nella città dei fiori resteranno chiusi - commenta Igor Varnero – ormai il turismo si sta polarizzando tra maggio e settembre. Il mercato straniero ci ha dato buone soddisfazioni ma in generale, a fronte di un aumento delle presenze, c'è comunque un calo di fatturato visto che con l'estero è un lavoro intermediato e il margine di guadagno si riduce”.

“La stagione appena conclusa è stata salvata dagli stranieri – aggiunge il presidente regionale Americo Pilati – soprattutto i russi hanno mantenuto un trend positivo mentre sono mancati gli italiani. Luglio e agosto sono andati come avevamo previsto ma vedo troppa euforia. E' stata comunque un'estate di ristrettezze, con un calo delle pensioni complete, qualche mezza pensione e molto lavoro sulla formula bed and breakfast, creando costi e difficoltà agli albergatori”.

Ma l'andamento positivo dell'estate non basta a salvare il trend annuale. A maggio, conferma ancora il presidente regionale di Federalberghi, risultava un -4% di presenze e l'inverno non fa ben sperare. D'altronde il turismo è cambiato: la clientela che solitamente prenotava per soggiornare negli hotel e 'svernare' è scomparsa e gli stranieri arrivano da aprile. Così molti albergatori optano per la licenza stagionale riaprendo le porte direttamente a Pasqua, con inevitabili conseguenze sul personale.

“Mancano le politiche di sistema, serve una promozione turistica che funzioni – aggiunge Varnero – purtroppo le nostre imprese registrano il record di tassazione come l'Imu poi adesso con l'aumento Tares. Tutto questo sta azzerando le nostre capacità di investimento, siamo obbligati a tagliare i servizi e a lungo termine perdiamo in competitività. Speriamo che ci sia una ripresa degli investimenti e manifestazioni per il prossimo anno, ci auguriamo che il clima del Paese migliori e la gente sia più propensa a fare una vacanza”.

Silvia Iuliano

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