La nostra lettrice Elena Gaetti ci ha scritto in merito alle esternazioni del sindaco Zoccarato:
"Vorrei complimentarmi innanzitutto per il linguaggio forbito e degno di un rappresentante delle istituzioni (tutto minuscolo: mi pare più consono ai tempi), pur riservandomi il beneficio del dubbio, visto che non l'ho sentito direttamente ma mi avvalgo del vostro articolo (ebbene sì, sono quella che protestava per il volume del maxischermo: poiché non c'è stato verso di essere esaudita, ho tenuto 'lo stereo a palla'. Comportamento incivile, certo... di cui chiedo venia). A mio avviso però c'è anche di peggio del turpiloquio. Parliamo di prostituzione e case chiuse: ottima idea, direi quasi l'uovo di Colombo... com'è che nessuno ci aveva mai pensato prima? In questo modo si risolve il problema della 'decenza ipocrita' delle strade (occhio non vede... del resto anche ad Amsterdam c'è un quartiere dedicato, no?) e poi finalmente anche le prostitute pagheranno le tasse... oltre al fatto che queste povere ragazze saranno controllate dal punto di vista igienico-sanitario e che potranno sfuggire al giogo di sfruttatori violenti e parassiti. Come non approvare questo ambizioso, lungimirante e ponderato progetto? Peccato che, mi pare, fino all'avvento della legge Merlin le case chiuse fossero una realtà e, se qualcuno ha pensato di chiuderle, forse qualche motivo ci sarà stato? Un ultimo particolare, del tutto irrilevante ai fini dell'alta politica ascoltata in questi giorni: ma di quelle povere ragazze costrette a prostituirsi, di cosa pensano, del fatto che magari farebbero tutt'altro, se solo fosse loro consentito... di quello non ci vogliamo occupare, no... siccome l'uomo è peccatore (e a volte anche violento, ma si sa... oltre al pelo...) allora è giusto che ci sia qualcuno che ne soddisfi le voglie, no? Che poi quel qualcuno sia un essere umano, che importa? Basta che succeda al coperto... mi domando come mai al sindaco non è ancora venuta la brillante idea di dare un duro colpo al turismo sessuale all'estero con appositi locali attrezzati al chiuso. Certo, è difficile 'pensare al femminile' quando tanti esseri cromosomicamente tali danno un quadro distorto di cosa vuol dire essere costrette a prostituirsi... ma inviterei il sindaco (e tutto l'universo, maschile ma non solo) a riflettere un pochino sullo sfruttamento di un essere su un altro, prima di partire lancia in resta con crociate che, francamente, trovo abbastanza faziose ed indegne".