Ieri pomeriggio, prima del Consiglio Comunale, l’Amministrazione Capacci nel ‘Question Time’ ha dato risposta alle domande del Movimento 5 Stelle sull’argomento Tra.De.Co e il Piano delle Antenne.
“La domande che i Consiglieri Russo e Glorio, avevano rivolto al Sindaco – evidenzia il Movimento 5 Stelle imperiese – erano semplicissime: volevamo sapere e far sapere ai cittadini cosa stava facendo la Giunta oltre che creare ingorghi del traffico pomeridiano o assumere amici in Comune. Questione Tra.De.Co.: la risposta alla domanda di informazioni circa l’adempimento agli obblighi contrattuali, in riferimento ai vincoli temporali imposti alla Società vincitrice dell’appalto, avrebbe dovuto essere semplice: ‘si, la Tra.De.Co. ha adempiuto oppure no’. Invece l’assessore ‘casco dalle nuvole’ Podestà incaricato della risposta, candidamente risponde di non sapere neanche da che data avrebbero dovuti decorrere i giorni stabiliti per l’adempimento degli obblighi, facendo una confusione di date e in palesando una evidente impreparazione sulla materia. D’accordo, comprendiamo che l’assessore si è appena insediato, ma il contratto milionario tra il Comune e la Tra.De.Co. meriterebbe di essere conosciuto a menadito da chi è stato incaricato a gestirlo, avremmo voluto sentire come risposta che il Comune sta vigilando e verificando se si stiano rispettando le norme contrattuali.
Sul Piano delle antenne, di cui la città aveva deciso di munirsi con delibera approvata all’unanimità nel lontano luglio 2009, con mozione promossa dal gruppo PD, allora all’opposizione nell’era Strescino, ed ora al governo insieme a lui e a Capacci, si chiedeva cosa avesse fatto l’Amministrazione Comunale per adempiere alla decisione presa. La domanda era legittima, visto che da allora sono già passati 4 anni senza colpo ferire. Il Sig. Sindaco affida la risposta al solito assessore ‘casco dalle nuvole’ Podestà, il quale, con notevole imbarazzo, riferisce che per redigere il Piano delle Antenne fu incaricato un professionista esterno che presentò il suo lavoro all’ufficio preposto che a sua volta fece delle osservazioni e lo rispedì al professionista… da allora si sono perse le tracce del Piano e… del professionista. Ma chi è questo fantomatico tecnico?. L’Assessore non lo sa e non lo cita, tanto da farci dubitare della sua esistenza, dove è il Piano studiato dal professionista, quali erano le osservazioni mosse dall’ufficio preposto alla prima stesura del piano, e soprattutto, quale era l’ufficio preposto e da chi era composto? L’assessore non lo sa o non lo dice, ma intanto le antenne spuntano come i funghi in mezzo alle case tra le proteste inascoltate dei cittadini e il silenzio colposo del Comune. E’ chiaro che in questo caso non è lui il responsabile della gestione scellerata di questa pratica tanto importanti per la comunità, ma vogliamo ricordargli che i suoi doveri devono essere prima verso la cittadinanza e dopo verso i suoi nuovi alleati politici, quindi lo esortiamo a dimostrarsi parte attiva del cambiamento senza fare da scudo alle passate negligenze senza piegarsi a ricoprire il ruolo di assessore del comune delle banane”.
“Non pretendiamo che i nostri assessori – termina il M5S - siano a conoscenza di tutti gli argomenti, visto che proprio Imperia ha dato i natali alla venerabile scuola del ‘a mia insaputa’, ma almeno che dimostrino la volontà di prepararsi le risposte studiando gli argomenti a cui le domande fanno riferimento, e nel caso i tempi per prepararsi non siano sufficienti all’assessore per informarsi, beh, che abbia almeno il coraggio di dire che risponderà al prossimo consiglio poiché l’argomento è complesso e merita un maggior approfondimento per dare una risposta completa ed esaudiente, per rispetto dei cittadini e dei Consiglieri da loro eletti, e anche per non fare figure barbine”.