Le miniere argentifere di Vallauria sono state aperte per la prima volta, in forma sperimentale, al pubblico: l'evento costituisce un primo passo nell'attuazione del progetto, posto in atto dall'associazione Neige et Merveilles dal 2010, di consentire ad un largo pubblico l'accesso alla miniera.
I lavori sono stati preceduti da studi di fattibilità e da indagini circa le caratteristiche del sito affidati al Servizio Culturale Municipale Argentera-La Bessèe per l'esperienza nelle ricerche pluridisciplinari e nella valorizzazione del patrimonio minerario. I lavori sono diretti da Bruno Ancel, addetto culturale per la conservazione del patrimonio e archeologo minerario. La miniera di Vallauria, già sfruttata nel Medioevo per la presenza di minerale argentifero, è stata sino al XX secolo, un'importante risorsa economica e sociale per gli abitanti della val Roya e, soprattutto, per Tenda: circa 300 persone, infatti, lavoravano nella miniera. Chiusa negli anni trenta, la miniera riveste, attualmente, un considerevole interesse storico, etnologico e geologico.
Un gruppo di 15 persone ha effettuato, una visita alla miniera lungo un breve percorso, pari a circa un quarto dell' intero tragitto della galleria. L'evento costituisce, comunque, un fatto significativo che consente di valutare positivamente il lavoro svolto e di stabilire meglio le attese del pubblico. Tutti i visitatori hanno potuto ammirare un sito ricco di attrattative e seguire le interessanti spiegazioni storiche e geologiche di Bruno Ancel. Altre iniziative di questo tipo saranno attuate in futuro e, probabilmente, nel 2016 sarà possibile aprire al pubblico l'intero percorso della miniera: tutti potranno ammirare il 'pozzo dei Saraceni', gli antichi lavori di scavo con il fuoco, i muri in pietra a secco, testimonianza di un duro lavoro che gli uomini hanno affrontato per secoli.