Proseguono le visite guidate al Parasio per i bambini frequentanti i Corsi del Tempo Libero Estivo 2013. Nei giorni scorsi la Sezione America del Tempo Libero Estivo ha visitato, accompagnata dagli educatori Antonio Pellitteri, Chiara Risso e Letizia Siri della Cooperativa Jobe e Azzurra, il caratteristico quartiere imperiese, sperimentando “ I giochi di una volta”.
La visita rientra nel progetto “La città incantata”, che vede la realizzazione di laboratori ludici ed espressivi. I bambini si sono cimentati con entusiasmo e curiosità nel gioco dei calleri o gioco delle mandorle, gioco antichissimo da sempre giocato da tutti i bambini che vivevano al Parasio, sin dagli inizi del 900. I piccoli partecipanti, inizialmente stupiti dal fatto che potessero giocare con delle semplici mandorle, hanno appreso immediatamente le regole del gioco:
Il Callero è formato da una base di tre mandorle sulle quali viene posta un'altra mandorla. Ogni bambino posiziona il proprio callero su un gradino uno vicino all'altro, e a turno con una mandorla più grossa, chiamata Scorsorone (le mandorle più grosse venivano raccolte presso il Montecalvario e i bambini di una volta, affinchè lo scorsorone potesse buttare giù più calleri, lo bucavano e lo riempivano di piombo, un semplice escamotage per facilitarsi la vittoria) dopo aver preso bene le mira devono cercare di abbattere il maggior numero di calleri. Vince chi ne butta a terra di più. Come giustamente ha espresso un bambino della sezione America «è come una sorta di gioco con i birilli ma al posto dei birilli ci sono le mandorle.......io pensavo che le mandorle si potessero solo mangiare». Un 'esperienza nuova per i bambini per giocare insieme in uno scenario dove le vie del Parasio e in modo particolare Via Santa Caterina, davanti alla Casa di San Leonardo, diventano luogo e laboratorio ludico avvincente oltre che sicuro.
Questi bambini della Sezione America: Stefano Addiego, Sara Ascheri , Chiara Bianco, Alessio Caldarola, Chiara Caldarola, Nathan Canfori, Martina Catinella, Sara Ducoli Girogia Ducoli, Mohamed Fatnassi, Loris Ieppariello, Roberto Launo, Thomas Mantovani, Denise Martone, Nikolas Martone, Sara Mendola, Sofia Julia Michelotti, Simone Morchio, Valerio Pardini, Monica Pastorino,Samuel Pullano, Martina Manzella.
Giraparasio anche per i bambini della sezione Asia composta da: Lorenzo Addiego, Fabio Amoretti, Valeria Amoretti, Anastasia Botitta, Alfonso Caminito, Alessia Ferrara, Alice Ferrara, Leonardo Gentile, Ema Guga, Marta Gozzo, Cristian Launo, Riccardo Massa, Andrea Pala, Simone Russo, Elisa Vecchio, Alessandro Zerlini, Christian Capriotti, Lorenzo Devia, accompagnati dalle Educatrici: Valeria Reda, Tamara Faraldi, Lucia Bracco, Camilla Marvaldi, Federica Mela.
I bambini hanno partecipato al laboratorio di narrazione, ascoltando una breve storia sulle origini della Città di Porto Maurizio, sul mito del Re Cycnus, Re della Liguria, hanno potuto constatare che le figure che rappresentano Re e guerrieri liguri già dall'antichità avevano sempre come simbolo il Cigno. Il Cycnus fu anche un famoso treno degli anni settanta/ottanta, sempre del secolo scorso, che partiva da Ventimiglia per raggiungere in 4 ore di viaggio Milano. Ancora oggi il simbolo della nostra regione è Il Cigno.
I piccoli della Sezione Asia hanno anche ascoltato con moltissimo interesse il famoso racconto dei due nomi Cacellotti e Ciantafurche, che distinguono rispettivamente i Portorini e gli Onegliesi. Nacquero dal rifiuto, dato da Porto Maurizio alla costruzione della forca che venne così situata ad Oneglia (da qui Cianta Furche, letteralmente pianta forche) mentre il boia veniva designato a Porto Maurizio e si chiamava Cacella (da qui Cacellotti).(sitografia Circolo Borgo Cappuccini). Dopo il laboratorio di narrazione i bambini hanno partecipato al laboratorio grafico pittorico, nel quale hanno ripreso con la loro fantasia quanto ascoltato e ad un laboratorio di attività manuale dove hanno costruito con un semplice cartoncino e delle piume, per ognuno di loro, l'elmetto del Re Cycnus. La visita è stata coordinata da Claudia Regina coordinatrice-pedagogica della Cooperativa Jobel.














