Ventimiglia: atti osceni in luogo pubblico, la solidarietà del lettore Fabio alla mamma Anna

"Quanto accaduto ormai rientra tra le consuetudini. Forse Lei si sentirà dire 'se sua figlia non si affaccia non corre pericoli', oppure 'fate finta di non vederli la smetteranno'. Non è così che funziona, io sono un cittadino comunitario, sono italiano, e a volte penso a cosa potrebbe succedere se io occupassi abusivamente un edificio abbandonato, iniziando ad intimorire chi abita vicino masturbandomi pubblicamente. Essere cittadini comunitari con documenti in regola, non deve autorizzare ad occupare abusivamente edifici o altro, come non deve autorizzare all'accattonaggio, a rovistare nella spazzatura, ad orinare e defecare ovunque.

Il cittadino comunitario deve essere in grado di provvedere ai suoi bisogni essenziali, senza elemosinare oppure nutrendosi di scarti spesso deperiti, rischiando così la diffusione di emergenze sanitarie. Il cittadino comunitario che non ha un lavoro, non ha disponibilità economiche sufficienti, deve comunque essere riportato al paese di origine, perché è li che deve trovare sostegno. Noi facciamo finta di non vedere, siamo buonisti, e siamo ignoranti, perché preferiamo tenere queste persone nell'indigenza per poi averne paura quando sviluppano patologie socialmente pericolose. La miglior forma di assistenza è l'alfabetizzazione e l'educazione civile e sanitaria, che queste persone non hanno mai avuto o forse hanno dimenticato.

Fabio Ferrero".