Il tema del ridimensionamento degli uffici postali torna ad essere al centro dell'agenda del Consiglio regionale della Liguria attraverso un'interpellanza presentata dai Consiglieri del Gruppo PD Oliveri, Scibilia e Miceli che propone una soluzione concreta, in linea con l'opera di mediazione avviata da Regione e Anci Liguria con Poste italiane, al fine di contenere il più possibile i disagi derivanti dalle chiusure degli uffici postali, mantenendo, anche attraverso una loro conversione in centri multiservizi, la loro natura di prezioso presidio territoriale, soprattutto nei piccoli Comuni dell'entroterra.
"Credo che la via giusta per ovviare ai disagi dei cittadini a seguito di eventuali chiusure e tutelare allo stesso tempo i livelli occupazionali - spiega Sergio Scibilia - sia quella indicata dal protocollo d'intesa tra Regione e Poste finalizzato a garantire un complesso di servizi aggiuntivi all'ufficio postale di pubblica utilità, in termini di vivibilità e sicurezza, nelle zone più periferiche e disagiate, dove più di altre la chiusura di un ufficio postale rappresenta un impoverimento del tessuto socioeconomico." "Per questo - continua il consigliere - la richiesta rivolta alla Giunta riguarda i tempi di attivazione del Gruppo di lavoro dedicato a rendere operativa a tutti gli effetti questa intesa, in particolare in relazione ai potenziali servizi aggiuntivi del comparto sociale e sanitario, ed alle modalità con le quali si intenda procedere alla trasformazione degli uffici fuori dai parametri di economicità in centri multiservizi."
"Infine, - conclude Scibilia - chiedo alla Giunta se è possibile prevedere, nel bilancio di previsione 2014, uno stanziamento specifico a copertura della spesa per il riconoscimento a Poste Italiane dei corrispettivi relativi ai servizi eventualmente erogati per conto della Regione. Questo percorso potrebbe,a mio parere, essere risolutivo ed efficace, riorganizzando ma anche riqualificando queste realtà."