Sconfitta Pdl a Imperia: Ranise "Non era un referendum su Scajola. Prendiamo atto, ma astensionismo clamoroso"

A margine di una sconfitta bruciante per il Pdl, a fare il punto della situazione presentando l’analisi di questa debacle politica, direttamente dal quartier generale di Imperia è il segretario cittadino del PDL Antonello Ranise.

“Non mi piace fare il teatrino della politica per cui si deve sempre trovare una giustificazione. C’è un risultato da cui usciamo sconfitti. Ne prendiamo atto. Un voto che è stato democraticamente dato dai concittadini che hanno scelto il candidato Capacci. Per me il dato più preoccupante, ancor più della sconfitta, che ripeto nella vita politica ci può stare, è quello di un astensionismo clamoroso. Abbiamo notato che c'è un momento di distacco, che dovrà far riflettere non solo noi ma anche chi ha vinto”, sono state le prime parole a caldo di Ranise.  

Sul candidato Annoni: "C'è una sconfitta politica, noi crediamo che il nostro candidato abbia fatto il possibile per far passare un messaggio nuovo. Un messaggio di serietà. Il nostro candidato non ha mai fatto politica prima. Come Pdl prendiamo atto di un momento difficile. Abbiamo avuto un risultato che non ci può lasciare soddisfatti, però rispetto alle politiche abbiamo avuto un incremento. Siamo tornati a essere il primo partito cittadino. Al 20% rispetto ad una situazione, alle politiche, che era stata penalizzante. Dobbiamo cominciare a lavorare senza scaricare su nessuno, perchè noi ci prendiamo le nostre responsabilità.”

Queste elezioni sono state una sorta di referendum su Claudio Scajola? “Se fosse stato un referendum su Claudio Scajola si sarebbe presentato come Sindaco – ha risposto Ranise –  Il confronto era tra Annoni e Capacci. Se noi ragioniamo in termini di proposta attiva, come facciamo, da domani mattina siamo pronti, insieme a chi lo vorrà, insieme a Claudio Scajola, insieme anche ad Annoni se lo vorrà, ma col gruppo nuovo che c'è, a porre le basi di un'autentica opposizione. Costruttiva ma senza sconti. E poi a costruire un'alternativa reale. Da domani mattina i problemi di Imperia non sono risolti”.