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Politica | 23 aprile 2013, 12:15

Presentato questa mattina a Genova il terzo Rating della Regione Liguria realizzato da Confartigianato Liguria

Tra gli assessori, Renzo Guccinelli (Sviluppo economico) e Sergio Rossetti (Bilancio e Formazione) in vetta alla classifica. Ultimo gradino per Claudio Montaldo (Salute). Tra i consiglieri, primo posto, a cinque stelle, per Boffa, Garibaldi, Piredda, Rosso e Scibilia. Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria: "Continua la nostra operazione di trasparenza. Poche le colpe della politica locale sullo stato di crisi attuale, ma si poteva fare qualcosa in più per le imprese".

Presentato questa mattina a Genova il terzo Rating della Regione Liguria realizzato da Confartigianato Liguria

È stato presentato questa mattina il terzo Rating della Regione Liguria realizzato da Confartigianato Liguria, con il supporto scientifico dell’Università di Genova-master in Innovazione nella pubblica amministrazione e della società di consulenza Refe srl.

"A tre anni dalla proposta di sottoscrizione del documento con le richieste di Confartigianato Liguria ai candidati alle Regionali – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – abbiamo ritenuto più che mai opportuno stilare un bilancio di metà mandato dell’attività svolta dai membri del Consiglio e della Giunta. Certo in tre anni l’economia ligure è radicalmente cambiata, così come la percezione della politica da parte dei cittadini e quindi anche delle imprese. Nel 2010, quando la nostra associazione ha iniziato il consuntivo dell’operato della politica regionale, il rating sembrava una scommessa isolata: oggi risponde a un’evidente necessità di trasparenza e di rendicontazione".

"Per meglio rendere la portata dell’attività politica calata nel contesto regionale – spiega Luca Gandullia, direttore del master in Innovazione nella pubblica amministrazione dell’Università di Genova– abbiamo scattato una fotografia dell’economia ligure, attraverso gli indicatori principali. Dai dati drammaticamente negativi, emerge che il 2012 rappresenta l’annus horribilis per il tessuto economico locale, a partire dalla dinamica imprenditoriale con un tasso di “crescita”, tra il 2011 e il 2012, del -200% per il totale delle imprese, e del -140% per quelle artigiane".

Anche nel terzo rating, Confartigianato Liguria ha verificato l’attuazione delle proposte sottoscritte dall’amministrazione regionale per tre aree, suddivise in temi chiave: micro e piccola impresa al centro (incentivi e accesso al credito; semplificazione e quadro normativo; istruzione, formazione e lavoro), sviluppo del territorio (pianificazione del territorio; ambiente e green economy; turismo) e benessere sociale (sanità). "Nel corso del 2012 – spiega Cristiana Rogate, a.d. di Refe srl – l’impianto metodologico ha fatto ulteriori passi avanti e gli indicatori individuati sono stati sempre più affinati. Dall’analisi dell’attività istituzionale, è emerso che anche nell’ultimo anno, a parte casi sporadici, i politici hanno partecipato in modo intenso all’attività proposta dall’associazione e hanno presentato proposte mirate, legislative e regolamentari, per le Mpmi".

"Visto il contesto – dice Grasso – riteniamo di dover addebitare poche colpe direttamente agli amministratori regionali, anche se, su alcuni versanti, pensiamo si potesse fare un passo in più". Tra le richieste delle imprese, a oggi rimaste insoddisfatte e rimandate al 2013, secondo Confartigianato Liguria: i ritardi nell’avvio di alcuni bandi (por e piano giovani), la definizione di risorse per l’accesso al credito, la riorganizzazione della sanità e delle società partecipate (che rappresentano il 9,5% della spesa consolidata sul Pil regionale),  l’avvio delle Botteghe scuola e del maestro artigiano (previsti dalla L.R 3/2003), la riorganizzazione del Tpl (e l’integrazione con taxisti e ncc) e una forte riduzione dei tempi di pagamento alle imprese delle forniture anche sanitarie.

Oltre alla valutazione sui grandi temi che riguardano le imprese, è stata data anche una valutazione complessiva degli amministratori regionali. Come già gli scorsi anni, i risultati dello studio si sono concretizzati in una classifica virtuale che ha tenuto conto, per il presidente, gli assessori e i consiglieri, di tutti gli aspetti dell’attività istituzionale, delle ricadute che questa ha avuto sul mondo delle micro imprese, del grado di concertazione e di partecipazione alle iniziative proposte dalla nostra associazione. "In un contesto come quello attuale fortemente condizionato dal dilagare dell’antipolitica – dice Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – riteniamo che aver dato valutazioni composite anche di soddisfazione per alcuni risultati raggiunti sia da stimolo per i nostri politici a continuare sulla strada della condivisione e dell’ascolto delle istanze del tessuto economico ligure, specialmente quello delle migliaia di piccole e piccolissime che con grande fatica e sacrifici cercano di resistere alla crisi".

Tra i membri della giunta, primo posto condiviso tra Renzo Guccinelli, assessore regionale allo Sviluppo economico, e Sergio Rossetti, assessore al Bilancio e alla Formazione,  che hanno guadagnato la vetta con 5 stelle ciascuno. Sul secondo gradino del podio, con quattro stelle a testa, ben sei componenti della giunta: il presidente Claudio Burlando, gli assessori Angelo Berlangieri (Turismo), Giovanni Boitano (Edilizia), Renata Briano (Ambiente), Enrico Vesco (Lavoro e Trasporti) e Raffaella Paita (Infrastrutture). Al terzo posto con tre stelle gli assessori Giovanni Barbagallo (Agricoltura) e Lorena Rambaudi (Politiche sociali e Pari opportunità). Chiude la classifica l’assessore alla Salute Claudio Montaldo con una sola stella. Fuori classifica, Gabriele Cascino, che “pur avendo avviato – si legge nel documento – un rapporto di concertazione e collaborazione con Confartigianato, ha ricoperto solo per due mesi il ruolo di assessore all’Urbanistica” e “quindi non è possibile esprimere una valutazione sul suo operato”. Giudizio sospeso per le stesse motivazioni anche per due consiglieri ed ex vicepresidenti della Giunta: gli ex assessori all’Urbanistica, Marylin Fusco, e allo Sport e al Personale, Nicolò Scialfa.

Tra i banchi del consiglio, al primo posto si posizionano con cinque stelle: Michele Boffa (Pd), Gino Garibaldi (Pdl), Maruska Piredda (Idv), Matteo Rosso (Pdl) e Sergio Scibilia (Pd). Seguono, con quattro stelle: Roberto Bagnasco (Pdl), Francesco Bruzzone (Lega Nord), Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva), Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto-Riformisti Italiani), Antonino Miceli (Pd),  Luigi Morgillo (Pdl), Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti), Edoardo Rixi (Lega Nord), Marco Scajola (Pdl) e Aldo Siri (Lista Biasotti). Al terzo posto, con tre stelle: Alessandro Benzi (FdS), Alessio Cavarra (Pd), Massimo Donzella (Pd), Roberta Gasco (Pdl), Marco Limoncini (Udc), Marco Melgrati (Pdl), il presidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone (Udc), Stefano Quaini e Matteo Rossi (Sel). Con due stelle: Lorenzo Basso (Pd), Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando), Giacomo Conti (FdS), Valter Ferrando (Pd), Giacomo Manti (Pd), Franco Rocca (Pdl), Alessio Saso (Pdl), Maurizio Torterolo (Lega Nord). Nessun consigliere con una stella.

Erano presenti i vertici liguri di Confartigianato: Giancarlo Grasso, presidente regionale e di Savona, Felice Negri presidente di Confartigianato Genova e Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria.

Cliccando QUI il file completo del Terzo Rating.

Carlo Alessi

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