"Visto il tono grottesco delle schermaglie elettorali tra PD – perdonate il lapsus, volevamo dire Capacci- e PDL, non possiamo fare a meno di far sentire la nostra voce, visto che i nostri avversari politici, oltre a disporre di imponenti e dispendiose macchine mediatiche e di propaganda, pretendono di occupare la scena lanciandosi vicendevolmente strali che rasentano il ridicolo".
Parole di Alessandro Casano, candidato sindaco ad Imperia con la lista civica "La Svolta", che poi sulla querelle di questi giorni ha aggiunto: "In particolare ci lascia stupefatti la pretesa da entrambe le parti di rappresentare il cambiamento e il rinnovamento della scena politica imperiese. E’ ridicolo poi vedere come l’uno e l’altro si accusino di essere “telecomandati”, come se i cittadini non fossero in grado di comprendere che l’uno e l’altro dovranno necessariamente rispondere ai partiti che li sostengono: PD o quel che ne resta da un lato e PDL dall’altro, oltre a quell’insieme di interessi trasversali ben noto come "il partito del cemento”. Non vorrà farci credere l’Ing. Capacci che il governatore Burlando si trovava a passare per caso da Imperia quel giorno in cui su tutti i media, alle spalle del candidato campeggiava enorme il simbolo del PD.
La politica nazionale dovrebbe averci insegnato che le alleanze forzate che hanno avuto come unico collante l’anti-qualcuno o qualcosa non hanno prodotto nulla di buono se non l’auto- distruzione del PD. Eppure a livello cittadino stiamo palesemente ripercorrendo lo stesso schema con effetti che sono facilmente prevedibili. D’altronde lo stesso schieramento che si propone oggi per “cambiare Imperia” è già stato al governo della città con l’effetto di un commissariamento. A contraltare dell’improponibile alleanza a sostegno di Capacci abbiamo, sul versante opposto, le dispute in merito alla presenza o meno del simbolo PDL. Viene spontaneo chiedersi se queste persone, mentre l’Italia va letteralmente a pezzi e la città è in totale abbandono, credono veramente che ai cittadini importi ancora qualcosa di chi è o chi non è il titolare del “prestigioso” vessillo. Sono ben altri i problemi della città e ci stupisce il fatto che si pensi di allettare gli imperiesi con delle frottole come quella delle “famose” 700 (settecento) nuove barche che da un momento all’altro approderanno a Imperia con notevoli ricadute (sic) sull’economia imperiese.
Infine una considerazione merita il moltiplicarsi delle cosiddette liste civiche a sostegno di questo o quel partito che altro non sono che ipocriti camuffamenti di cacciatori di poltrone. - chiosa - Che abbiano il coraggio di schierarsi apertamente invece di compiere trattative sotto banco. Il caso Fossati penso sia pietosamente paradigmatico e rappresenti in pieno l’anelito insopprimibile alla poltrona. Una vera lista civica, come "La svolta", corre da sola accettando di buon grado il rischio di non arrivare alle poltrone. A meno che i cittadini non vogliano prendere atto che è arrivato il momento di un vero rinnovamento politico e culturale".
In Breve
martedì 26 novembre
lunedì 25 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità