“Nonostante i risultati positivi, un bilancio ottimo (oltre 100 milioni di utile) che è il frutto dell’impegno quotidiano di 5500 dipendenti, ed un piano industriale che prevede nuove aperture, il gruppo Banca Popolare di Vicenza ha deciso di mortificare il lavoro dei propri dipendenti:
- peggiorando le condizioni di vita e di lavoro con pressioni commerciali esasperate e con uno smantellamento delle tutele sociali del contratto integrativo
- negando la piena applicazione delle norme sul part-time penalizzando in maniera particolare le mamme con figli piccoli;
- negando l’impegno dei lavoratori per i risultati raggiunti azzerando il premio di produttività”.
Lo scrive la segreteria provinciale imperiese della Fisac-Cgil, che prosegue: “Per questi motivi i sindacati, dopo aver indetto assemblee dei lavoratori fortemente partecipate su tutto il territorio nazionale, e dopo aver esperito tutti i tentativi di conciliazione previsti dalla legge, hanno unitariamente indetto uno sciopero di tutto il personale per l’intera giornata di lunedì prossimo”.
“La disponibilità, la professionalità – termina il sindacato - l’impegno quotidiano dei dipendenti del gruppo Banca Popolare di Vicenza sono sotto gli occhi di tutti, in modo particolare dei clienti, dai quali provengono riconoscimenti per la qualità del lavoro svolto. Noi crediamo che arrivare addirittura a mortificarne la dedizione, sia un segnale negativo non soltanto verso i lavoratori ma anche per il territorio e la società nei confronti della quale la banca si è sempre dichiarata un imprescindibile punto di riferimento. Nella provincia di Imperia lo sciopero riguarderà le filiali di Imperia e Sanremo”.