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Politica | 19 aprile 2013, 18:28

Casinò: il Welfare conferma che non ci sono soldi e per ora no ai contratti solidarietà, dubbi anche sui fondi bilaterali

Prosegue intanto il referendum al Casino con, alle 18, la partecipazione di 230 votanti sui 335 aventi diritto al voto. Le dichiarazioni da Roma di Marco Cambiaso.

Marco Cambiaso

Marco Cambiaso

Mentre è in pieno svolgimento il referendum (alle ore 18 i votanti sono stati 230 su 335 aventi diritto) per approvare o bocciare l’ipotesi d’accordo sottoscritto da 4 sigle sindacali meno la Cgil da Roma non arrivano certamente belle notizie.

Un lungo incontro, ripreso anche dopo pranzo, dal quale però si è usciti con poche e non incoraggianti certezze - scrive l'agenzia Gioconews - oggi i vertici di Federgioco e i sindacati sono tornati a sedersi al tavolo con i dirigenti del ministero del Lavoro e per approfondire le questioni già affrontate la scorsa settimana inerenti il ‘caso’ il Casinò di Sanremo. E anche stavolta i responsabili del ministero del Lavoro hanno detto che per il momento non ci sono fondi disponibili per finanziare i contratti di solidarietà, quello stesso istituto di cui l’anno passato ha beneficiato il Casinò Campione.

Per il 2013 ci sono 35 milioni di euro di fondi disponibili, e sono già pervenute richieste per 54 milioni di euro, il che sta a significare che le risorse in cassa non basteranno a smaltire le domande già pervenute. Una possibilità è però rappresentata da quei fondi residui del 2008, ammontanti a circa 50 milioni di euro, che però devono essere ‘sbloccati’ dal ministero dell’Economia. Il ministero del Lavoro ha già inviato richiesta al Mef perché ciò possa avvenire e proprio in questa prospettiva ha già predisposto una nota alla direzioni provinciali del lavoro, invitandole ad accogliere con riserva le ulteriori domande dovessero essere presentate. A oggi, però, non c’è nessuna certezza né sul ‘se’ né sul ‘quando’ il Mef sbloccherà tali fondi, e anche la nota del Welfare è in stand by.

Un’altra alternativa, un altro serbatoio cui i casinò potrebbero attingere sono i fondi bilaterali previsti dalla riforma Fornero. Si questo però il direttore generale del ministero, Salvatore Pirrone, ha espresso fondati dubbi, visto che andrebbero erogati a società totalmente pubbliche, e che dunque sarebbero escluse dai fondi stessi. Si è riservato di approfondire, ma le chance che anche le case da gioco possano godere di questo beneficio sono realmente esigue. E anche in questo caso, i fondi sarebbero attivati solo a partire dal 1° gennaio 2014, e gli accordi in proposito andrebbero stretti già in questi mesi.

Questo il commento del neo presidente nazionale di Federgioco e componente del Cda del Casinò di Sanremo, Marco Cambiaso: “Quello di oggi è stato un incontro proficuo e importantissimo per capire quali saranno le evoluzioni future dei casinò. Abbiamo appreso che come società pubbliche siamo davvero al lumicino quanto a possibilità normativa di ricorrere agli ammortizzatori sociali, essendo peraltro esclusi anche dal fondo residuale Inps. La strada da percorrere è dunque quella del contratto collettivo nazionale di lavoro, che ci dà anche un’identificazione”. Cambiaso ribadisce la priorità dell’associazione: “A giorni verrà assegnata la direzione relazioni industriali del ministero del Lavoro, con essa prenderemo subito contatto, in comune accordo con i sindacati, per avviare un tavolo che porti alla stesura del Ccnl. Non possiamo più perdere tempo e auspichiamo che tutti vogliano sedere a questo tavolo. Il momento è difficile e se qualcuno non vorrà farlo se ne assumerà le responsabilità”.

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