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Politica | 18 aprile 2013, 10:41

Imperia: Pasquale Indulgenza non si presenta alle Amministrative, le motivazioni

"La scelta è stata concordata con la formazione cui aderisco, il PRC, e non dipende da alcuna, corrente suggestione circa l''opportunità di 'azzerare' per far posto ad un preteso 'nuovo'."

Imperia: Pasquale Indulgenza non si presenta alle Amministrative, le motivazioni

“Come preannunciato, non mi ricandiderò al Consiglio Comunale di Imperia. La scelta è stata concordata con la formazione cui aderisco, il PRC, e non dipende da alcuna, corrente suggestione circa l''opportunità di 'azzerare' per far posto ad un preteso 'nuovo'. Suggestione, questa, molto, troppo spesso agitata in modo strumentale e demagogico, che mal s'attaglia al mio caso specifico, poiché sono stato eletto consigliere comunale unicamente per due mandati, e il secondo di questi, come è noto, è terminato anticipatamente dopo che è intervenuta la cessazione della consiliatura proprio a seguito di una battaglia che mi ha visto tra i più convinti propugnatori di quell'esito istituzionale, di trasparente rottura con l'assetto di potere politico-amministrativo in essere, rovinoso per la Città, e di restituzione ai cittadini delle loro sovrane prerogative”.

Lo scrive Pasquale Indulgenza, del Comitato Politico Regionale PRC Liguria, che prosegue: “Siamo dell'avviso, piuttosto, che nella pratica democratica sia di fondamentale importanza fare in modo che i ruoli pubblici elettivi siano assoggettati ad un avvicendamento tempestivo ed equilibrato che consenta a più persone di assumere delle responsabilità e una salutare fluidificazione degli incarichi attesi. Naturalmente, il mio impegno politico rimane tale e continuerà ad essere versato anche nelle battaglie territoriali e locali alla cui riuscita da sempre provo a contribuire. In vista delle prossime elezioni comunali, esso si esprimerà principalmente nel sostegno alla lista ‘Imperia bene comune’, costruita dal PRC insieme con altre forze, e sarà teso a promuovere i punti qualificanti del programma unitario che sta portando avanti e a far sì che nell'Assemblea Civica risultino elette persone in grado di assicurare una coerente ed efficace rappresentanza degli interessi popolari, a partire dalla difesa e dalla promozione dei bisogni della parte della cittadinanza più debole e disagiata. Una rappresentanza di Sinistra. La nostra città è oggi alle prese con problemi sociali ed economici drammatici, aggravati da decenni e decenni di gestione del territorio e di governo locale comandati - direttamente e indirettamente - da un sistema di potere clientelare, paternalistico e affaristico, che il cosiddetto ‘centrosinistra’ non intende e non è in grado di affrontare adeguatamente, poiché, in una logica governista, si è ibridato e 'squagliato' con pezzi di ceto politico ed economico organici al mondo da cui ha sempre tratto alimento quel sistema, espressioni a vario titolo degli interessi forti della rendita e dei ceti proprietari. Per noi, invece, la priorità è ottenere che nel nuovo Consiglio Comunale di Imperia sia espressa e fatta valere, in un rinnovato rapporto partecipativo con i cittadini, un forte volontà di cambiamento delle priorità sociali e comunitarie; una volontà netta, centrata su  proposte chiare e concrete, che con coraggio portino nel cuore dell'azione amministrativa dell'Ente le questioni radicali di un modello di sviluppo e di una convivenza civile da cambiare realmente e in profondità (dalla ripubblicizzazione dei beni comuni alla riproposizione della centralità del welfare territoriale, dall'incentivazione degli sbocchi di buona occupazione alla valorizzazione della cultura della socialità e della convivialità, dall'espansione della cittadinanza alla promozione della democrazia locale)”.

“Si tratta di finalità e obiettivi – termina Indulgenza - che hanno ispirato e mosso in questi anni il mio lavoro di rappresentante dei cittadini eletto nel Comune di Imperia, concretatosi non solo nelle storiche battaglie di opposizione alle speculazioni e alla malamministrazione riguardanti il mega porto turistico o in difesa della sanità ospedaliera locale colpita e minacciata dalle politiche e dai disegni di matrice aziendalista, ma in centinaia e centinaia di iniziative (emendamenti, mozioni, integrazioni a delibere, ecc.), che in molti casi sono state votate a maggioranza o, addirittura, all'unanimità. Mi piace qui ricordare, tra le altre, quelle relative a:
- il riconoscimento dell'acqua come bene comune non privatizzabile;
- l'attuazione di un piano comunale sul rischio amianto;
- l'attivazione di misure volte a salvaguardare e valorizzare il ‘Santuario dei Cetacei’;
- le proposte per la tutela e l'accrescimento del verde pubblico;
- la vertenza per la realizzazione di una struttura pubblica per i malati di Alzheimer e i loro caregivers;
- le proposte in materia di raccolta differenziata ‘porta a porta’ e ciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile, risparmio energetico e bioedilizia;
- le proposte in materia di ‘città educativa’ e diritti dell'infanzia”.

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