Coscienza civica, rispetto delle regole: sono questi i due strumenti per combattere la mafia e vivere nella legalità lasciati nelle mani dei circa mille studenti che oggi hanno gremito il Teatro Ariston di Sanremo per lo spettacolo conclusivo del ciclo di incontri con le scuole dal titolo “La legalità contro il rifiuto dei diritti - Dal buio alla luce" organizzato dall'Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Imperia – Sanremo, con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sanremo.
Quella di stamattina è infatti stata una lezione speciale per gli alunni delle scuole medie e superiori della città dei fiori. Musica e spettacolo dell'orchestra giovanile Notelibere.it e la compagnia Ariston Pro Ballet con il contributo dello scrittore poeta Giuseppe Conte, hanno proceduto il momento finale di forte testimonianza che ha visto protagonista sul palco la vicepresidente dell'Anm e magistrato della Direzione nazionale antimafia Anna Canepa.
Accompagnata dal Procuratore Capo di Sanremo Roberto Cavallone, l'avvocato Massimo Corradi e il Pubblico Ministero Marco Zocco, il magistrato sanremese si è confrontato con il giovane pubblico raccontandosi e cercando di spiegare l'importanza del singolo nella lotta alla mafia. Immancabili i riferimenti alla sua esperienza siciliana, le condanne ai mafiosi e il pensiero costante verso la sua terra d'origine: la Liguria e Sanremo.
“E' stata un'iniziativa bellissima e fondamentale in cui si è parlato molto della legalità, i ragazzi li ho visti coinvolti e questo ci dà molta speranza. Devono capire che i gesti quotidiani devono essere fatti nel rispetto delle regole – ha detto Anna Canepa – Bisogna avere la consapevolezza che il problema c'è, mai dire che non ci tocca, le piccole amministrazioni sono le prime che possono essere inquinate. I provvedimenti di scioglimento sono preventivi e servono a far assumere consapevolezza e cambiamento”.
Rispondendo alle domande poste direttamente da alcuni studenti, gli ospiti hanno parlato anche del ruolo della magistratura, della difesa svolta dagli avvocati e dei 'sintomi' della mafia.
“La mafia è soprattutto corruzione – ha aggiunto il Procuratore Cavallone – e il primo strumento per combatterla è la coscienza civica, non si deve aspettare sempre l'intervento dell'esterno ma dobbiamo essere noi i protagonisti in prima persona della legalità”. “La professione di un avvocato è anche libertà di scegliere come e chi difendere – ha affermato Massimo Corradi – Per mia indole ho scelto di non difendere i mafiosi”.
Immancabile il riferimento alla Costituzione, richiamata al termine dell'incontro da Anna Canepa nell'articolo 27 parlando del carcere come pena che deve avere finalità educativa. “Dobbiamo appellarci alla speranza, in queste carceri terribili non esiste un uomo cattivo ma è un uomo che ha sbagliato. Dobbiamo credere che anche quest'uomo possa essere recuperato”.
Infine l'auspicio di Anna Canepa verso la sua terra d'origine: “In questo momento di difficoltà per tutto il paese spero che questa terra abbia l'orgoglio, come ho di appartenerci, di affrontare i problemi e le criticità che ci sono sul territorio e si rilanci”.
Alla manifestazione erano presenti molte autorità militari e ospiti, tra questi: il Prefetto di Imperia Fiamma Spena e il Questore Pasquale Zazzaro, il presidente dell'Ordine Avvocati Sanremo Elvira Lombardi, Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sanremo Gerardina Corona.